Un gusto e un sapore davvero unici, un formaggio dall’aspetto pacato e dolce all’esterno, e rude e rozzo all’interno.
In una mischia di ingredienti, risulta essere un po’ protagonista e un po’ comparsa, un po’ vittima e un po’ carnefice.
Non ostenta la propria bellezza ma anzi, ama celarsi dietro altri sapori, dandogli spazio e modo di mettersi in luce.
Non ama la violenza: non va tagliato ma “aperto”.
Il Grana Padano è un formaggio straordinario con una storia millenaria.
Nacque intorno all’anno mille, periodo di rinascita socio-culturale ed economica, e periodo caratterizzato da una leggenda-superstizione secondo cui in quell’anno ci sarebbe dovuta essere la fine del mondo, l’apocalisse. Il formaggio più famoso al mondo fu il frutto della creatività di un gruppo di monaci benedettini, i Cistercensi, appartenenti all’abbazia di Chiaravalle, che in seguito ad un’opera di bonifica, poterono allevare grossi bestiami e di conseguenza poterono produrre ingenti quantità di latte, persino superiori al fabbisogno della popolazione locale. Si creò quindi la necessità di escogitare un modo che potesse rendere efficace la riutilizzazione e la lunga conservazione del latte in eccedenza. Da lì l’idea che poi ebbe negli anni un successo straordinario, quella di creare un formaggio a pasta dura che stagionando mantiene i principi nutritivi del latte, il Grana Padano (da qui nacque anche il nome “grana”, proprio per la sua caratteristica di pasta granulosa).
Il processo che conduce alla creazione di questo prodotto è costituito da diverse fasi, che possiamo riassumere per grandi linee in questo modo: mungitura per l’estrazione del latte di vacca fresco, decrematura naturale (il latte deve essere parzialmente scremato), deposizione del latte in caldaie in rame a doppio fondo, aggiunta di un siero costituito da una cultura naturale di batteri lattici; successivamente viene aggiunto il caglio (miscela composta da diversi enzimi in grado di formare la cagliata che consiste in una massa gelatinosa che permette la produzione del formaggio vero e proprio), dopodiché avviene la coagulazione, poi la rottura della cagliata, la cottura, la giacenza sotto siero, la formatura, la salatura di una durata di circa 16-25 giorni ed infine la stagionatura che può essere di 9-16 mesi (Grana Padano DOP), di oltre 16 mesi (Grana Padano DOP oltre 16 mesi) e di 20-24 mesi e oltre (Grana Padano DOP- Riserva).
Ciò che rende questo formaggio unico non è solo il suo sapore ma sono anche e soprattutto le proprietà nutrizionali che lo caratterizzano. Infatti il Grana Padano presenta un ricco apporto proteico (ottimo sia per i bambini che per i più sportivi), pochi grassi e buoni, un’alta digeribilità ed è ricco di vitamine e sali minerali.
E’ un formaggio democratico: amato e utilizzato, in passato, sia per ricchi banchetti rinascimentali e sia per contrastare periodi di carestia, e, nel presente, sia per le cene da gran gourmet e sia per i pranzi domenicali popolari.
Focus economico:
E’ il formaggio più venduto al mondo ed è uno dei prodotti più rappresentativi del made in Italy.
Il Grana Padano è un formaggio a Denominazione di origine protetta (DOP), ciò vuol dire che può essere prodotto solo in determinate zone d’Italia, essendo il fattore ambientale e geografico, l’elemento essenziale per la buona riuscita del prodotto.
Va rilevato che l’Italia rappresenta il 38% delle produzioni DOP e IGP (indicazione geografica protetta) europee e che, solo con le produzioni agroalimentari, il fatturato italiano che ne deriva, da quel 38%, ammonta a 6 miliardi di euro , d’altronde basti pensare che nel 2012 i mercati internazionali hanno scelto agroalimentare italiano per 25 miliardi di euro! (dati forniti da ilSole24ore).
Le zone di produzione sono pressoché sparse in: Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige e Veneto; in circa 32 provincie.
E’ un formaggio tutelato da un consorzio che da oltre cinquant’anni garantisce il rispetto della ricetta tradizionale da parte dei diversi produttori, e su incarico del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, difende la dignità di questo prodotto italiano da abusi, contraffazioni e comportamenti illeciti lesivi della qualità e dell’immagine di questo prodotto nei mercati esteri.
Il Grana Padano è un prodotto italiano che rappresenta il nostro Paese nel mondo, immancabile nei nostri piatti pur non amando stare in prima fila. E’ il pater familias delle nostre cucine, che però ama starsene in disparte ad osservare. E’ il Grand Canyon della tavola, con quelle sue forme frastagliate, forti e irregolari che ti incantano, lasciandoti senza fiato.
E’ un formaggio ricco di storia, che fa parte del patrimonio agroalimentare, e non solo, italiano. Ambasciatore nel mondo della nostra cucina e della nostra arte. Nato nel lontano anno mille, anno in cui si temeva la fine del mondo, ignorando che la vera fine del mondo è… il Grana Padano.
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