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La dolcezza del demonio (Parte II)

04 Giugno 2013
Zucchero bianco, tra mito e realtà
Oggigiorno tutti sanno che lo zucchero fa male. Se fino a pochi anni fa nei supermercati si poteva trovare solo quello bianco “normale”, ora si può scegliere tranquillamente tra molti tipi di dolcificanti, più o meno naturali e una gamma straordinaria di zuccheri bianchi, grezzi, integrali, biologici e non.

La settimana scorsa vi ho raccontato tutto il processo di trasformazione del succo derivato da barbabietole e canne da zucchero allo zucchero bianco purissimo e in cristalli che abbonda sulle nostre tavole.
Che succede quando mangiamo zucchero? E’ davvero così nocivo per noi?

Partiamo dalla considerazione che i nostri antenatinelle caverne non mangiavano così tanti zuccheri come facciamo noi. Avevano il miele per addolcirsi la vita e qualche frutto molto maturo come leccornia e vizio.

Lo zucchero bianco moderno nasce nel 1802 ad opera di uno studente tedesco, Franz Achard che sulla scia della scoperta del saccarosio del 1747 da parte del chimico Andreas SigismundMarggraf, crea il primo processo industriale di estrazione dello zucchero dalla barbabietola (in seguito adattato anche per la canna da zucchero).
Da lì in poi il consumo dei sapori dolci è andato crescendo esponenzialmente fino ai giorni nostri, con tutte le ripercussioni sulla salute che ben conosciamo.
Nella realtà dei fatti, lo zucchero bianco, con tutti i processi chimici che subisce, non è certo un toccasana per la salute. C’è da dire, a sua discolpa, che molte delle accuse che gli vengono mosse sono in realtà un po’ forzate.
A chi lamenta,ad esempio, lo scarso apporto di sostanze nutritive da parte del saccarosio, vorrei ricordare che lo zucchero non è il cibo migliore per nutrirsi. Mangiate più verdure e frutta e otterrete tutte le vitamine e sostanze utili che vi servono. Non c’è certo bisogno di affidarci ad un cucchiaino di zucchero per ottenere un po’ di nutrienti importanti. Importa quindi relativamente poco se nel processo di produzione si perdono quelle poche sostanze utili.
Gli effetti dannosi dell’abuso di zucchero sono più o meno noti: incremento delle disfunzioni di produzione dell’insulina (quindi rischio di diabete), pancreatiti, iperglicemia, colesterolo, obesità...la lista è davvero grande.
Più subdola e meno conosciuta è invece la ripercussione che la metabolizzazione dello zucchero ha sulla vitamina B1. Questa vitamina è implicata nell’assorbimento dei carboidrati. Viene quindi consumata in grandi quantità per smaltire il saccarosio.
La sua carenza porta a problemi ai tessuti del sistema nervoso, all’acidificazione del sangue (non viene riassorbito l’acido lattico), alla presenza di albumina nelle urine con il rischio di sviluppare gotta e artrite, alla mancata formazione di acidi grassi (Omega 3 e Omega 6) necessari per prevenire l’arteriosclerosi, anomalie nella sudorazione e nella circolazione del sangue, disfunzioni digestive, indebolimento degli effetti dell’adrenalina con conseguente necessità di ricorrere a stimolanti quali caffè, nicotina e cioccolato.
Insomma, se proprio siete golosi, almeno prendete degli integratori di vitamina B1.

Resta quindi il dilemma della scelta più sana per dolcificarci la vita.
Lo zucchero bianco? Direi che se è possibile è meglio ridurne decisamente l’uso. Lo zucchero di canna grezzo? Anche qui, tutto sommato non ci si guadagna in salute quanto ci si aspetterebbe (e neppure economicamente: prima o poi dovranno spiegarmi perché lo zucchero di canna costa più di quello raffinato, dato che si ottiene nello stesso modo e riducendo parte del processo…).
Qualcuno suggerisce di usare il miele per dolcificare. Buona idea, a chi piace il miele e il retrogusto che lascia nel dolcificare, ma se utilizzato nei dolci da cuocere (torte o altro) tende a cambiare sapore diventando un po’ amaro.
Resta da provare lo zucchero integrale biologico. Costoso (e qui proprio non si capisce il motivo), ma sano. Non è lo zucchero a cui siamo abituati, non si presenta in cristalli, ma in panetti di sugo, condensato e di colore scuro, da grattugiare come il formaggio. Ha un forte retrogusto di melassa e liquirizia, ma è sano, in quanto è il prodotto primo della spremitura delle canne da zucchero.
Difficile da trovare, ma io l’ho scovato un in ben fornito negozio di prodotti naturali.
Vale la pena cercarlo e provarlo: cosa si deve fare per guadagnare la salute in questa società!

per la foto si ringrazia
http://www.guidaconsumatore.com/alimentazione/zucchero-bianco-o-di-canna.html
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