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Energy Drink: bombe di energia che minano la salute

25 Luglio 2012
Rilevata la loro pericolosità in associazione con l’alcool
Chi è stato uno studente universitario in genere sa cosa significa passare nottate sui libri all’approssimarsi di un esame. Ai miei tempi, si ricorreva a una o due tazzine di caffè per continuare a studiare senza farsi prendere irrimediabilmente dal colpo di sonno e ritrovarsi poi al mattino accartocciati sulla sedia, con la faccia incollata alle pagine del libro appoggiato alla scrivania.
Da un decennio a questa parte le tazzine di caffè sono state sostituite da quelli che vengono definiti “energy drink”, ovvero bibite energizzanti.

Nate negli anni ’90 si sono ad oggi largamente diffuse dagli USA in Europa, trovando tra i loro maggiori consumatori proprio gli studenti e, in generale, i ragazzi tra i 18 e i 35 anni. Dato che la loro distribuzione avviene anche nei comuni supermercati, non sono pochi neppure gli adolescenti che li consumano regolarmente.

Gli energy drink sono bibite con un alto contenuto di caffeina, taurina, glucosio e spesso ginseng, guaranà e vitamine del gruppo B.
Queste bibite non vanno confuse con gli Sport Drink, che sono invece integratori di sali minerali e carboidrati.

Il Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare (CNSA) recentemente ha messo in guardia da questi drink, essendo potenzialmente pericolosi per la salute.
Già da diversi anni in vari Paesi sono state fatte critiche importanti a queste bevande in quanto possono portare tachicardia, aritmia, insonnia e altri sintomi.

Il problema maggiore si ha nel casi di assunzione assieme all’alcol. Molto spesso infatti i giovani bevono alcolici e bibite energizzanti contemporaneamente, creando un pericoloso mix. Le proprietà attivanti dei drink sovrastano gli effetti deprimenti dell’alcol dando la sensazione di lucidità anche quando il tasso alcolico nel sangue è decisamente alto. Questo stato porta ovviamente a conseguenze pesanti nel caso ci sia davvero la necessità di attenzione e concentrazione, come nella guida.
Inoltre l’effetto energizzante è di minor durata rispetto a quello deprimente dell’alcol. Ci si ritrova così da un momento all’altro in uno stato di spossatezza e confusione mentale quando poco prima ci si sentiva in piena forma.

Secondo le affermazioni di molti bevitori, gli effetti associati di alcol ed energy drink si manifestano anche con dipendenza, disidratazione, disfunzioni renali, alterazioni del ritmo cardiaco, epilessia, agitazione, confusione mentale, vertigini e tremori.

Data la presunta pericolosità di queste bibite, alcuni Stati, quali Danimarca e Norvegia, ne hanno proibito la vendita. Fa dunque pensare la scelta degli USA di proporre al pubblico degli energy Drink alcolici.

Gli studi in merito sono comunque solo agli inizi.
Nel frattempo…agli studenti forse conviene tornare a quel paio di tazzine di caffè per le nottate di studio…e in bocca al lupo per gli esami!

per la foto si ringrazia
Foto da: http://www.giann.net/?tag=alluminio
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