La dieta Mediterranea il 17 novembre 2011 è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità.
Il Comitato intergovernativo dell'Unesco, riunitosi a Nairobi (Kenya), ne ha dato proclama con grande orgoglio di Italiani, Greci, Spagnoli e Marocchini, inserendo la nostra dieta come 'Patrimonio culturale immateriale dell'umanità'.
Quanto è davvero conosciuto questo importante tipo di alimentazione?
Il nome 'Dieta Mediterranea' è stato coniato negli anni 50 da un americano, il dr. Ancel Keys, medico che si accorse per primo che, nella povertà di molte zone dell'Italia Meridionale, si registravano un tasso notevolmente inferiore di decessi per problemi cardiaci rispetto agli USA.
Gli studi successivi portarono all'attribuzione del tipo di alimentazione sana alla minor incidenza di malattie al cuore.
Questo tipo di dieta fu abbandonata negli anni 60/70 essendo considerata povera, rispetto alla più 'grassa' alimentazione americana. E' stata poi riscoperta negli anni 90 come alimentazione sana e ottimale sulle tavole di tutto il mondo.
La Dieta Mediterranea si basa su poca carne e grassi animali a vantaggio di frutta e verdura di stagione, cereali, legumi, olio extravergine di oliva e pesce. Non scordiamoci poi una moderata quantità di buon vino.
I cereali alla base di questa dieta non si limitano ad essere pasta e pane. Nella dieta originaria, quella più sana e apprezzabile, si consumano preferibilmente cereali integrali, con l'apporto pieno delle loro sostanze nutritive, e in un'ampia varietà di preparazioni. Mais, riso, orzo, avena, farro e grano vengono consumati giornalmente con fantasia nel preparare Primi gustosi e non necessariamente calorici.
Importanti sono anche i legumi, considerati in passato 'la carne dei poveri' e quindi molto presenti in un sud Italia all'epoca povero e con poche risorse.
La carne non veniva quasi mai mangiata, ma lenticchie, ceci, fave, fagioli e soprattutto lupini apportavano proteine, fibre, sali minerali e vitamine in quantità ottimale. I legumi sono importantissimi anche oggi, in sostituzione della carne, a confronto più grassa e meno nutritiva.
Uova e latticini provvedono poi ad apportare le proteine animali ad integrazione di quelle vegetali.
Negli ultimi anni la Dieta Mediterranea è stata criticata a causa del presunto esagerato apporto di carboidrati che renderebbe la dieta iperglicemica.
La predisposizione al consumo di pasta e pane da parte della popolazione a discapito di frutta e verdura ha contribuito a incrinare la fama di questa dieta.
La realtà dei fatti è che se ci si attenesse alle quantità di carboidrati consigliate, la dieta sarebbe davvero completa e ottima.
Le brutte abitudini alimentari hanno portato ad uno sbilanciamento della famosa piramide nutrizionale che prevede un pari consumo di verdure e di cereali. I primi la fanno invece da padroni sulle nostre tavole e il risultato è quello di alimentarsi con troppi glucidi (ricordo che i carboidrati si trasformano in zucchero nel nostro corpo).
Un ulteriore problema della Dieta Mediterranea è dovuta al peggioramento delle qualità dei cibi sulle nostre tavole.
Chi ricorda il famoso detto: 'una mela al giorno toglie il medico di torno'? Se una mela 50 anni fa apportava 100g di vitamina C, oggi a causa dei trattamenti antiparassitari e ad altre sostanze irrorate e la raccolta anticipata di frutta e verdura, fanno sì che ci vogliano 1 kg di mele per raggiungere gli agognati 100g di vitamina C.
Rispettando le quantità previste dalla Dieta Mediterranea, avendo a disposizione solo le risorse alimentari odierne, non si raggiungerebbero quindi le sostanze nutritive necessarie al nostro corpo.
La soluzione? Se avete un giardino è semplice: coltivate un piccolo orticello per avere a vostra disposizione frutta e verdura fresche, sane e piene di sostanze nutritive. Se non siete così fortunati da avere un po' di terra, potrete chiedere consiglio al vostro farmacista o al vostro erborista di fiducia per un integratore naturale di vitamine e sali minerali.
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La Dieta Mediterranea, patrimonio di tutti
L'UNESCO la dichiara Patrimonio dell'Umanità
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Il cibo in testa