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Curiosando a Milano Food & Wine Festival

13 Febbraio 2012
alla scoperta di grandi vignaioli e grandi vini
Proprio qualche giorno fa ho avuto l'occasione di essere presente ad un importante incontro con i vini e la Cucina Italiana e Internazionale, ben rappresentati da ottimi chef, supportati dai grandi vini di 100 cantine. Dobbiamo complimentarci con Paolo Marchi, l'organizzazione di Identità Golose e con Helmuth Köcher ideatore del Milano Food & Wine Festival e artefice geniale del Merano Wine Festival.
Uno scambio veloce di saluti con Helmut poi subito a mettere in gioco le nostre papille gustative; il tour inizia dai Giardini Arimei di Arcipelago Muratori con un vino dell'isola di Ischia, il Pietra Brox, un piacevole vino bianco che prende il nome dal vigneto, le uve sono di Biancolella e Forestera, mentre per la degustazione del passito aspettiamo più tardi.
Il banco d'assaggio successivo è proprio di Joaquin, o meglio di Raffaele Pagano e dei suoi vini, da sottolineare il suo Fiano, il Vino della Stella che nasce proprio sulla collina di Lapio, vocata per i grandi Fiano. Qui i profumi invadono il naso e mi fanno tornare con la memoria proprio nelle zone dell'Irpinia dove si coltiva questo nettare di origine greca.
Svolto l'angolo e mi trovo davanti a Villa Matilde, meglio, davanti a Maria Ida Avallone, figlia di Francesco Avallone, grande cultore di vini storici tra cui il Falerno del Massico, che degustiamo piacevolmente, qui ritroviamo l'eleganza e quei sentori di frutta gialla, matura, come la banana o l'ananas, e quella freschezza che ci regala un vino dai profumi intensi ed bouquet completo e suadente.
Cambio di regione ed eccoci in Valle d'Aosta, precisamente a Saint Pierre. I vini della Sourse sono una bella sorpresa, tra le produzioni di Stefano Celi ed il papà troviamo Torrette, Torrette Superiore, Syrah, Gamay, e Chardonnay, ma soprattutto una Petite Arvine, davvero invitante, autoctona quindi tipica varietà valdostana che troviamo anche nel Canton Vallese nella Svizzera Francese, profumi di mela e freschezza aggradano il naso e la bocca, e sinceramente il secondo sorso il corpo lo gradisce.
Tra un ottimo cous-cous di Alice Delcourt del Ristorante Erba Brusca, il famoso 'Orto con Cucina' appena fuori Milano, sul Naviglio Pavese e le nostre degustazioni il tempo passa piacevolmente.
Ed eccoci finalmente al cospetto di un Sauvignon straordinario, il Raif dell'Azienda Castelfeder a Egna in Alto Adige, ma molto più vicini al Sud Tirol, Ivan Giovanett, l'Enologo, ci racconta delle particolarità dei vini e delle vendemmie ma in casa collabora tutta la Famiglia, con Ghunter, Alessandra e Ines. I profumi sono tipici del Sauvignon con in più l'eleganza e la persistenza, freschezza e armonia, ma fra poco passeremo ai rossi e allora dovremo passare di nuovo per un Grande Pinot Nero.
Kettmeir, altra cantina in Alto Adige, una delle Aziende di spicco del panorama enologico nazionale, ci ha presentato un Brut Rosè metodo Classico, bel naso, bollicine numerose fini e persistenti, e un finale lungo.
In un banco d'assaggio poco distante vedo un sommelier con un taste-vin riconoscibilissimo, fa parte dell'ASPI, e frequenta il secondo livello, con lui siamo a degustare i vini di Roberto Scubla, dal Friuli con un Sauvignon indimenticabile e il Pomédes Bianco un blend di Pinot Bianco, Friulano e Riesling Renano, vini importanti, profumi intensi, fruttati e lunghi nel finale
E poi ancora una volta l'occasione per salutare Marco Speri e i vini della sua azienda, Secondo Marco il suo Amarone ed il Ripasso.
Ma di nuovo in Lombardia con il Lugana dell'Azienda Perla del Garda, un extra brut che ci coinvolge, minerale, profumato, forse un po' troppo legno ma non siamo fuori dai canoni, sicuramente una visita in cantina ci permetterà di saperne di più
Un'altra bella sorpresa ci arriva dall'Umbria di Arnaldo Caprai: un Sagrantino e Grechetto dei Colli Martani che la dicono lunga su come si producono ottimi vini.
Concludiamo con un'azienda campana, Vigna Villae in Taurasi che ha proposto un Greco di Tufo e un Aglianico della loro produzione, in Taurasi, i complimenti per l'eleganza e la pulizia, al naso e in bocca.
È stata senza dubbio un'ottima esperienza, che ha visto l'ottima intesa tra esperti chef e grandi vini, e noi ne abbiamo piacevolmente approfittato, e come sempre In Alto i Calici!

Renato Rovetta www.sommelierfriend.it
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