Nello scorso fine settimana il borgo medievale di Formello ha celebrato la festa di San Martino, una festa tradizionale che si era persa nel tempo e che invece negli ultimi anni è stata reinventata e recuperata, tanto da diventare l'appuntamento annuale di ogni 'autunno Francigeno'.
Così, come ogni anno, la meravigliosa cornice del borgo di Formello ha ospitato un evento composto da un binomio importante: prodotti tipici del territorio e solidarietà. Nelle cantine private (gentilmente messe a disposizione dai proprietari in occasione della festa), gli ospiti, sottoscritta compresa, hanno potuto gustare, oltre a vini di qualità, diversi piatti della tradizione, come l'acquacotta o la zuppa di ceci e castagne, tutti preparati magistralmente nelle cucine di campo attrezzate per l'occasione dalla cooperativa il Sorbo. Quest'anno, inoltre, allo sviluppo e alla promozione del territorio del Parco di Veio e dell'antica via Francigena laziale si è affiancata una novità, quella della nuova Condotta Slow Food 'per le Terre di Veio', per perseguire l'idea di un cibo di qualità, 'buono, pulito e giusto'.
Nel corso della festa, attraverso l'acquisto di ortaggi prodotti senza l'uso di prodotti chimici, sono stati raccolti fondi per il progetto ambizioso, promosso dalle comunità di Terra Madre e dalla rete internazionale di Slow Food, di creare 1000 orti nelle scuole, nei villaggi e nelle periferie delle città di 26 Paesi africani.
Non sono mancati i tradizionali banchi di produttori locali che hanno proposto assaggi e degustazioni interessanti di vini, formaggi, oli extravergine d'oliva ed altri prodotti della zona. Tra questi il cosiddetto 'cardo di Martignano', un formaggio prodotto dall'azienda 'Il casale di Martignano' e cagliato con il fiore di cardo, parente stretto del caciofiore della campagna romana, Presidio Slow Food. Degno di nota infine il gruppo d'acquisto solidale Veietano, presente con uno stand di ortaggi della zona che, sempre nell'ottica di portare nelle case di tutti prodotti agro-alimentari sani e genuini, si pone l'obiettivo di creare un 'filo' diretto tra consumatori e produttori locali, favorendo la conoscenza, la diffusione e la valorizzazione delle produzioni tipiche e di alta qualità dell'area di appartenenza.