Archivio Storico 2011-2017

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Cibo buono e giusto: ja...richtig

08 Novembre 2011
Terra Madre a Vienna
Poche settimane fa Vienna, la splendida capitale austriaca, ha ospitato una bellissima ed organizzatissima edizione, (in dimensione 'umana', da salotto del gusto diciamo, senza arrivare al gigantismo torinese,) di Terra Madre, il Brand oramai consolidato di Slow Food per il cibo buono e giusto. La cornice era prestigiosa, il Rathaus viennese, sede storica del Comune della città Mitteleuropea di Vienna che anche quest'anno è stata scelta come una delle tre città più vivibili al mondo, insieme a Vancouver e a Melbourne, piazzandosi al secondo posto. Una bella edizione di Terra Madre Wien che ha avuto una perfetta organizzazione, ma da queste parti questo aspetto è un must, ed anche una novella partecipazione a questa seconda edizione da parte di diversi paesi oltre all'Austria, con relativi contadini-produttori di varie specialità alimentari di altissima qualità. Erano presenti infatti anche l'Italia, la Romania, l'Ungheria, la Svizzera e la Slovenia.
Ero presente anch'io, mattiniero alla apertura degli stands. Il primo giro panoramico ha confermato l'idea di qualcosa di piccolo, ma notevolmente buono e giusto, per dirla con Carlin Petrini. Salumi, formaggi, carni, oli e vini, verdure antiche e frutti storici la facevano da primi attori e diverse proposte mi hanno colpito. Cercherò di farne una breve carrellata, alla quale farò seguire, nelle prossime settimane, diversi pezzi specifici per raccontare storie di uomini e di cibi onesti e buoni, legati a veri rapporti di collaborazione con terra e animali, con piante e fiori, con frutti e semi.
Per l'Italia, erano presenti due regioni, i nostri due antipodi potremmo dire. Il Friuli e la Calabria. I nordici friulani con le loro proposte-presidio fantastiche: Aglio di Resia, una vallata magica, Il Radic di Mont, erba selvatica rara e buonissima, il Pestat di Fagagna, un salume storico e quasi introvabile oggi, la Pitina, altro prodotto carneo eccezionale e l'Formadi Frant, altro gioiello.
La Calabria era invece sostenuta dal suo prodotto principe, Olio di oliva e.v. - Una produzione biologica di una azienda di Vibo V. che proponeva la presenza e rivalutazione di cultivar oliandole autoctone dai nomi spesso sconosciuti ai più, ma con grandi potenzialità come la Ottobratica, la Ciciarello e la Leccino Calabra. Ottimo lo scambio di idee che ho avuti con il giovane titolare Renato Pata che, con caparbietà, propone qualità estrema e grande rispetto dei terroir. E Dio sa quanto il nostro olio EVO ne abbia bisogno.
Ma non sono mancate le sorprese anche in territorio austriaco con l'incontro avuto, ad esempio, con tre giovanissimi apicoltori territoriali dei quali vi racconterò in approfondimenti mielosi futuri. Vi basti sapere che uno di questi giovanissimi e acculturati apicoltori, (lui è un tecnico in biotecnologie), si chiama Josua e fa nomadismo con le sue api usando un carrello e la sua bici, impiantando città ronzanti dentro i boschi del Parco di Schoenbrunn. Mieli superbi.
E poi Erwig Pecoraro, un Italo – Austriaco, il nonno era italiano, che mentre si innamorava anni fa del bel canto, con un'ottima carriera professionale quale tenore a Vienna, perfezionata in quel di Modena, pensava bene di sfidare l'impossibile partendo dal suo amore per l'aceto balsamico e arrivando a farne di ottimo, non in una soffitta calda sottotetto in una corte emiliana, ma a pochi passi da Vienna, a Klosterneuburg. Del suo aceto, dei suoi aceti, meglio dire, e di lui come personaggio, parleremo presto.
Viva Terra Madre Wien comunque e a Vienna attendono tutti già la prossima edizione che è stata annunciata tra due anni e, visto il successo di pubblico e di critica della recente edizione direi che comunque andrà sarà un successo.
primi sui motori con e-max.it
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