Archivio Storico 2011-2017

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Lacrime su Masterchef Italia

27 Settembre 2011
Una concorrente racconta il 'dietro le quinte'
Lacrime. Sono quelle versate dai 60 concorrenti, sui 100 selezionati nelle prime puntate, che sono stati eliminati durante la terribile prova delle cipolle. Dei 40 superstiti, come si vedrà nelle puntate successive, ne rimarranno solo 18, che andranno a comporre il cast di Masterchef Italia, il nuovo reality game in onda su Cielo tutti i mercoledì, condotto e supervisionato da tre grandissimi personaggi del mondo della cucina: Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Joe Bastianich.
E tra i concorrenti in lacrime a causa delle cipolle c'era anche lei: Marina Lucchin, una mia cara amica che ha voluto dimostrare a tutta Italia (noi amici lo sapevamo già!) quanto brava è a cucinare!

Marina, ci puoi raccontare come e quando ti sei avvicinata alla cucina?

Il primo regalo che ho chiesto ai miei genitori a 5 anni è stata una macchina giocattolo per fare i biscotti. Poi il frullino elettrico. Poi il set di tortiere. La passione per la cucina ce l'ho praticamente da quando sono nata... Ho iniziato da bambina con le torte, anche se poi non le mangiavo perché non son mai diventata pazza per i dolci. Poi vedevo sempre la mamma e la nonna che tiravano con il mattarello lasagne e crostoli e così ho imparato l'arte di tirare la pasta a mano. Sono sempre stata al fianco di mia madre quando facevamo le faraoniche cene coi parenti. Io ero l'addetta alla besciamella, mamma invece al ragù e il pasticcio veniva che era una meraviglia. Poi da sous chef sono diventata io la leader della cucina di casa Lucchin, relegando mia madre al ruolo di aiuto cuoco. La mamma però non si lamenta più di tanto per questo 'declassamento'. In un certo modo la cucina mi ha salvata. È stata la valvola di sfogo nei momenti difficili della vita. Quando sono stanca e stressata non mi butto sul divano, ma mi metto ai fornelli e mi tornano energia e sorriso. Anche se per questo ne risente (parecchio) la linea.

Quando hai capito che la cucina poteva essere più di un semplice hobby?

Credo di avere buon gusto, una grande cultura culinaria e una tecnica pregevole. Sono sicuramente poco modesta, lo ammetto, ma sono certa di avere le carte in regola per diventare una chef professionista. Il mio sogno è aprire un piccolo ristorante da una ventina di coperti, che rispecchi la mia personalità e il mio concetto di cucina. Saprei come stupirvi...

Perché hai deciso di partecipare a Masterchef Italia?

Sono anni che resto incollata alla tv a guardare programmi di cucina come questo. Anzi, Masterchef Uk è stato il primo programma che ho seguito appena abbonata a Sky. Quando ho visto la pubblicità del casting in sovrimpressione (manco a dirlo... stavo guardando un programma di cucina, Top chef) ho segnato il numero e il giorno dopo ho chiamato immediatamente... e pure mandato un'e-mail per essere più sicura. Da quando ho conosciuto questi programmi ho sempre desiderato parteciparvi. Avevo anche pensato di andare a fare i provini in Inghilterra se il programma non fosse arrivato in Italia. Dopo un paio di settimane sono stata ricontattata dalla redazione del programma e poi mi hanno confermato subito per il primo casting a Milano il 20 febbraio.

Alla fine dopo aver passato la selezione dei primi 100 è arrivata la prova delle cipolle che, purtroppo, ha frenato la tua corsa.

Sapevo che dopo il casting avrebbero preso 100 persone. Avevo la sensazione di essere passata, ma i giorni si succedevano e il telefono restava muto. Poi l'ultimo giorno disponibile finalmente mi hanno chiamata. Sono ripartita per Milano e ho affrontato i giudici con un piatto della mia terra: spaghetti con vongole del delta del Po e scampi dell'Adriatico. Con i fornelli a induzione è stato davvero un disastro. Ho pure versato qualche lacrima per la tensione: avevo bruciato il pane e fatto schizzare olio ovunque, anche sulla telecamera. Davanti a Cracco, Bastianich e Barbieri sono riuscita a impiattare nel migliore dei modi. Chef Bruno mi ha fatto pure i complimenti... Mica una cosa da tutti i giorni. Due sì e un no (Cracco) e sono arrivata tra i 40 finalisti. Poi di nuovo a Milano la settimana dopo, sono arrivata alla maledetta prova delle cipolle: ne ho affettate più di dieci chili... Terribile! Come ho preso il coltello in mano mi sono tagliata. 'Cominciamo bene!' ho pensato. Ed effettivamente bene non è andata: dopo due ore Cracco e Barbieri sono venuti ad esaminare il mio lavoro e in mezzo c'era un pezzo di cipolla marcia... Purtroppo ho problemi di vista, una forma di daltonismo, e proprio non l'ho notata e la puzza in mezzo a quel tanfo – non lo potete nemmeno immaginare! - non l'ho sentita. Non mi è rimasto che andare a casa. Il sogno finiva lì.

Cosa ti ha colpito di questa esperienza?

Ho conosciuto persone splendide, ho potuto far assaggiare un mio piatto a tre cuochi del calibro di Barbieri, Cracco e Bastianich. Poi resta la nota amara di essere stata esclusa non perché non sono brava a cucinare, ma perché ho tagliato male una cipolla. Insomma, è stato proprio il momento e il modo più brutto per andarsene. In più bisogna ricordarsi che prima di tutto Masterchef è un programma tv: a parità di bravura hanno scelto chi era più 'personaggio'.

Una domanda 'cattiva': ci puoi raccontare qualche dietro le quinte che non andrà mai in onda e che sapete solo voi concorrenti?

Anzitutto le crisi di pianto erano all'ordine del giorno... macchè... del minuto! Ci sono state svariate crisi anche perché i tempi di registrazione erano davvero duri: non sapevi quando saresti entrato, non sapevi se avresti mangiato. Tutti gli aspiranti durante il primo giorno di riprese erano in tensione come corde di violino, me compresa. Io ad esempio sono partita da casa alle 4 della mattina, e sono andata davanti ai giudici alle 8 di sera stanca morta, affamata e con i nervi a pezzi.
Poi alcuni concorrenti erano abbastanza scocciati che alcuni partecipanti ai casting si presentassero come 'casi umani'. Mi ricordo che non è andato giù a tutti che un ragazzo avesse portato la sua bimba di fronte ai giudici e la faccenda aveva scatenato più di qualche malumore. In realtà poi tutti abbiamo potuto apprezzare la sua bravura quando è passato tra i 40 finalisti.
La sera prima della mia eliminazione, seppur divisi in sottogruppetti, siamo rimasti tutti quanti insieme, scambiandoci idee e suggerimenti. Non sembrava nemmeno una gara, non c'era nessuno di così competitivo da non legare con gli altri. Infine bisogna dire che Cracco è davvero un bell'uomo e ha fatto girare la testa a parecchie aspiranti chef del programma!

Marina ha deciso di regalarci la ricetta con la quale è stata presa per la prima parte del programma: la lasagnetta bianca e nera con molluschi del Delta del Po e crostacei.

Ingredienti: farina, uova, nero di seppia, vino bianco, gamberetti, scampi, cozze e vongole, pomodori pelati, sale e pepe, olio, aglio, peperoncino, burro.

Si impasta la pasta, metà normale, metà con il nero di seppia (1 uovo ogni 100 gr. di farina) e si stende tagliandola a quadrati da 10 cm di lato circa. Si fanno aprire cozze e vongole, si sgusciano e si tiene da parte il sughetto. Si fa soffriggere aglio, olio e peperoncino, si aggiungono i gamberetti e scampi sgusciati. Si sfuma col vino bianco. Si aggiungono i pelati spezzettati, sale e pepe. Quando il sugo è quasi pronto si aggiungono i molluschi. Nel frattempo si ottiene una bisque dai gusci dei gamberi si unisce l'acqua di cozze e vongole e si tira con farina e burro per ottenere una vellutata. Infine si compone la lasagna (prelessata per 1 minuto) a strati alternando pasta, sugo e vellutata. Si passa al forno per 20-30 minuti a 200 gradi ed è pronta da gustare.
primi sui motori con e-max.it
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