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ViniVeri, Vini secondo Natura 2014- Cerea

24 Aprile 2014
Una fiera di vini e di numeri vicini ai miei
Si sono da poco conclusi importanti eventi di vini. Grandi vetrine per il settore vinicolo italiano che, nonostante la crisi economica, sta vivendo un momento molto felice. Il made in Italy è di grande attrazione per l’estero, una ricchezza da promuovere che a volte sottovalutiamo.

I giovani l’hanno capito. Per questo motivo molti di loro si stanno orientando verso l’enogastronomia e l’agricoltura. L’interesse crescente verso questi comparti della nostra economia è visibile dallanotevole presenza di giovani generazioni alle fiere e alle degustazioni.

Ne ho avuta testimonianza anche in questa undicesima edizione di ViniVeri a cui ho partecipato, una fiera di vini e di numeri vicini ai miei. Una manifestazione che ha visto protagonisti 140 vignaioli artigiani del vino provenienti dall’Italia e non solo. Il loro un unico credo: produrre un vino pulito estraneo ad agenti chimici. Vino ma non solo, grazie ai 14 artigiani di produzioni agroalimentari.

Questa edizione di ViniVeri svoltasi come di consueto nell’Areaexpo “La Fabbrica” di Cerea in provincia di Verona, è stata dedicata a Emmanuel Giboulot, un produttore della Borgogna presente alla manifestazione, che si è rifiutato di usare pesticidi in vigna, e che per questo rischia sei mesi di carcere. Mi auspico che questa vicenda abbia al più presto una conclusione di buon senso.

Tornando alla manifestazione, qui di seguito vi racconterò alcuni momenti che ho vissuto con i produttori presenti. Incomincerò da ‘un caffè promesso e consegnato’ all’amico Daniele Marziali del ‘Piccolo Forno Marziali’ di Saludecio a Rimini. Una resistenza enogastronomica di Romagna ad opera di un uomo che ha imparato ad amare la terra dal nonno e a fare il pane dal padre.Un vero poeta delle cose semplici, che crede nella qualità dei prodotti e dei rapporti.

Finalmente ho conosciuto Michele Loda dell’Azienda Agricola ‘Il Pendio’ di Monticelli Brusati (Brescia). Certo avrei preferito (e lo farò appena possibile) conoscerlo sul campo, il suo - ma lui ha sempre da fare - così per lo meno dice. Non vi dico come l’ho preso in giro per questa frase. A parte gli scherzi, prima o poi vedremo di conciliare gli impegni comuni per incontrarci come piace a me, in vigna e in cantina, dove nasce l’uva e il vino. Durante l’assaggio dei suoi vini ho apprezzato molto ‘La Beccaccia’ 2008 Cabernet Franc in purezza.

Sempre un piacere incontrare Valter Vodovipec dell’Azienda Vitivinicola Vodopivec Paolo. Il suo vino la Vitovska, vitigno a bacca bianca. La sua una terra friulana “della pietra e del vento, della natura forte e vigorosa”.

Le etichette dei vini intrigano sempre. In particolare,quella dell’azienda agricola ‘I Mandorli’, mi è piaciuta molto: i colori che hanno usato sanno di natura e di terra. Questa giovane realtà si trova a Belvedere di Suvereto (LI). Le vigne a 300 metri s.l.m. confinano solo con la macchia di leccio, mirto, sughero e ginestre. Il vino prodotto un Sangiovese in purezza che ho avuto modo di apprezzare.Un vino nato in un terreno arricchito da piante di rafano, trifogli sotterranei, orzo, veccia efacelia.

Le origini chiamano sempre (sono anche di Treviso). Nonostante la mia propensione verso i vini rossi apprezzo anche il buon Prosecco DOCG Valdobbiadene. A Viniveri ho assaggiato quello dell’Azienda Agricola Casa Coste Piane di Follador Loris. Il Prosecco è un vino di antiche origini che, negli ultimi anni, gode di un particolare successo tra i consumatori. Attenzione, scegliete però Prosecco DOCG.

Passeggiando tra gli stand mi sono soffermata su quello dell’Azienda Agricola Pizzarelli Rocco a Ischitella, in provincia di Foggia. Ho chiuso gli occhi e ho aspirato i meravigliosi profumi del loro olio extra vergine di oliva. Profumi di cultivar Leccino con tracce di Coratina e Oliarola Garganica coltivate in un territorio che oggi fa parte del Parco Nazionale del Gargano.

Non poteva mancare l’aceto balsamico tradizionale di Modena. Per produrre quello ‘vero’ servono almeno dodici anni. L’aggettivo ‘tradizionale’ lo distingue da quello industriale che possiamo acquistare a pochi euro. Ho apprezzato quello prodotto dal ‘Centro di Terapia La Lucciola’, un’Associazione O.N.L.U.S. per l’aiuto dell’infanzia, su del gelato alla crema. A me piace molto anche così. (www.lalucciola.org)

Quella a ViniVeri è stata una giornata passata tra amici ritrovati e tra produzioni di qualità. Arrivederci alla prossima edizione del 2015!
primi sui motori con e-max.it
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