Piove a Vienna. Una serata ventilata, fresca. Maledico ad alta voce la dimenticanza dell'ombrello dopo aver parcheggiato a due isolati da dove mi sarei dovuto recare. Pochi minuti dopo salgo le scale dell'Istituto di Cultura Italiana in Wien. Entro così nelle sale di questa bella struttura, storico palazzo viennese dal nome poetico: Sternberg. Sono in largo anticipo, ma la cosa è calcolata.
Pochissime le persone presenti, praticamente solo gli organizzatori e un po' di personale dell'Istituto, ma io conto di incontrare, finalmente, in questa calma che precede la serata, una persona che apprezzo e ammiro da molto tempo. Arrivando prima la probabilità di un breve scambio di parole è certamente più alta. Dò un'occhiata in giro, tutto molto ben presentato.
Il protagonista della serata è un essere vegetale speciale e il suo frutto più bello. Un essere dal carattere acido, ma salubre, dagli aromi profondi. Aromi che ogni volta che lo tagli esplodono e sembra quasi di sentire, fantasticando, una risacca marina in lontananza. Certamente credo per il fatto che questo essere vivente vegetale, nella sua vita senza spostamenti, guarda quasi sempre proprio il mare. Il mare delle coste siracusane, acque ricolme di cultura. Sto parlando del famoso Limone IGP di Siracusa e dei suoi frutti giallo -oro dagli aromi potenti.
Sui tavoli nel salone e nelle sale ve ne sono tanti. Sono bellissimi, freschissimi, croccanti come un vero limone fresco deve essere.
Ma ecco che dalla porta del salone che ospita la manifestazione, organizzata dal Consorzio Limone IGP Siracusa, entra proprio la persona che volevo incontrare e salutare. Molti di voi certamente lo conoscono, il suo cognome si scontra ossimoricamente con una "presenza" centrale nella pasticceria e nella cucina italiana che tutto il mondo ci invidia: Corrado Assenza.
È lui il mattatore-conduttore della serata. Si esibirà in una degustazione tematica che avrà come protagonista il nostro agrume speciale: Il Limone IGP siracusano. Vado incontro a Corrado e mi presento, anche perché siamo amici da anni su FB, ma non avevamo mai avuto l'occasione per un incontro de visu e uno scambio di parole dette e non scritte. Convenevoli, stretta di mano e un abbraccio. Subito gli porgo un omaggio che so a lui gradito; un miele di melata di foresta stiriamo del grande apicoltore Johannes Gruber. Un miele che nella sua Sicilia non potrebbe trovare. Mi ringrazia e vedo contentezza nei suoi occhi. Gli racconto della nostra idea austriaca del Landschaftshonig e della mia attività con le api in Wien. La cosa gli è gradita, gli piace e mi ringrazia.
Subito dopo non posso fare a meno di ricordargli di essere stato in Sicilia proprio poche settimane prima, ma di non essere riuscito purtroppo ad andare a Noto, nel suo Caffè di Sicilia. Era però la comune amica scrittrice Mariagiovanna Mirano, netina doc, a farmi avere alcune delle sue specialità, come il mirabile Blue Noto. Un torrone che mette insieme tre miracoli: miele di zagara d'arancia siciliano, mandorle di Noto e caffè Blue Mountain tostato in chicchi. L'incontro mancato in Sicilia però doveva avvenire ed è proprio Vienna la sede capitata per un gradito gioco della sorte. Ma Corrado deve correre, la serata sta per iniziare e ci diamo appuntamento a più tardi, dopo la conclusione della serata ufficiale. Intanto le persone riempiono la sala, anzi devono essere aggiunte sedie per far fronte a più di duecento persone arrivate. Un bel successo di pubblico. Proprio questo pubblico eterogeneo, fatto di tanto austriaci italiofili e no e di tanti italiani, avrà la fortuna e l'onore di passare una serata di assaggi e conoscenza di cultura materiale ed umana e di lasciarsi trasportare per un paio d'ore in un limoneto Netino, di assaporare una terra magica attraverso i prodotti che la raccontano con la regia di un grande chef.
Frescura senza frontiera,
nuvola fredda in cielo rosso.
Leggiadria di terra,
freschezza di primavera.
Nata in strada
vive nel mondo
Naturale complicità,
Profumi d'oriente.
Una bella poesia vero? Ebbene, invece sono i nomi dei piatti che Corrado presenterà e che vedo scritti nel programma della serata. Già queste scelte letterarie dicono molto sulla profondità a cui può giungere un evento di cibo vero, con legami veri rispetto alla terra che lo nutre. Non voglio descrivere i piatti né le ricette. Vedeteli nelle foto.
Voglio rilevare altre cose. Innanzitutto la presenza in queste delizie della cucina siciliana con un ruolo da protagonista finalmente nella cucina stessa dei mieli. I mieli non sono e non devono essere alimenti gregari in cucina. Corrado lo sa e li sa padroneggiare come, credo, nessuno. Questa padronanza ha un perché che poi alla fine del mio scritto vi racconterò.
La serata avanza tra stupore e segni di grande apprezzamento. Anche grazie al sostengo liquido e pregevole delle Cantine Avide di Comiso con un Insolia IGT e un bianco Nutaru Metodo Classico che canta in bolle di pregio.
Altra particolarità che Corrado Assenza sa gestire con maestria è la presenza e l'uso nei suoi piatti della mandorla di Noto che canta alto nella mantecatura del risotto con zafferano aquilano e gambero rosso. Poi infine in un vero crescendo arrivano i dolci. Non dimenticherò di certo i frollini al limone con crema fior di latte.
Applausi, foto, strette di mano, la signora viennese che non se ne vuole andare senza portarsi a casa un limone come ricordo nella borsa. I più edotti ed esigenti tra gli spettatori degustanti che non vogliono perdere la guida sensoriale magistralmente tenuta dal Centro Studi Assaggiatori e il gioco degli aromi da loro organizzato a chiusura della serata.
Ma poi, piano piano, la gente se ne va. Risate, frasi di contentezza e di plauso si sentono lungo le scale. Colgo l'occasione per due parole anche con l'amico Gianluca Agati, direttore del Consorzio Limone IGP Siracusa e chiedo che fine ha fatto il grande Corrado che da un po' sembra sparito. Mi dà indicazioni per i locali della cucina dove Corrado dovrebbe essere per ordinare attrezzi e prodotti prima della partenza. Vado e infatti lo trovo nella piccola cucina dell'Istituto.
Cosa potrebbero fare due appassionati di mieli incontrandosi dopo una così bella serata? Parlare di mieli! E vi assicuro che parlare di mieli con Corrado è una delle conversazioni più interessanti e belle che si possano fare. Ma è venuto il momento di svelarvi l'aspetto a cui ho accennato prima, che in pochi conoscono e che fanno di Corrado Assenza un unicum nel suo genere. Mentre parliamo è lui stesso che mi racconta di una serata alla quale parteciperà in ricordo di Giorgio Celli, il grande professore bolognese entomologo di fama mondiale. Esperto di api, innamorato delle api. Corrado ha avuto la fortuna di frequentarlo proprio come ricercatore universitario del suo Team, lavorando con Celli per più di sei anni.
Gli racconto come anche per me siano state centrali nell'innescare la mia passione per le api e i miele due serate trascorse anni fa per mia fortuna a tavola, cenando proprio con il grande Giorgio Celli. Corrado conosce i mieli, certo, li capisce e li sceglie come alleati nei suoi piatti, ma principalmente conosce le api e le loro meraviglie. Questo fa la differenza.
Ci siamo lasciati con un secondo abbraccio ripromettendoci l'un l'altro di rivederci certamente a Noto. Ho raccontato poi che proprio nella mattinata ero stato a portare le mie api al Lainzer. Ho chiesto a Corrado se ricordasse il profumo di un alveare appena aperto, quando l'apicoltore che ci lavora sopra si immerge in questo profumo ancestrale unico, primordiale, un profumo che dà la cifra di riferimento del buono assoluto che va dalla fragola alla vaniglia, dalla propoli al miele, tra cenni di resine e pane caldo da fuoco a legna, di biscotti della mamma. Mi ha risposto che quello è un profumo che una volta colto non si dimentica mai più. La memoria olfattiva è quella più potente in assoluto. Evocativa. Non ti lascia. Entra a far parte di te per sempre.
x5