Archivio Storico 2011-2017

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E' nata na criatur!

12 Febbraio 2014
Eccellenze Campane, la TERRA del BUONO
Edoardo Nicolardi perdonerà questa imprecisione, terminologica e tematica, presa in prestito, ma è il caso di dirlo, è nata una creatura e si chiama: Eccellenze Campane, la TERRA del BUONO.

Non è un semplice centro commerciale, non è un semplice punto di ristoro, è qualcosa di più…

E’ la terra che trema, per timore di non essere percorsa dalla passione di chi ci vive, è il sole che illumina ciò che da tempo era stato oscurato dalla paura del silenzio e dall’ignoranza, è il mare che riflette, sulla sua terra e su come inondarla di emozioni… È Napoli, è la Campania.
Eccellenze Campane, inaugurato giovedì 16 gennaio 2014, è il “Louvre” gastronomico campano, in cui le opere d’arte da ammirare non sono dipinte o scolpite, ma sono il frutto di una lunga storia culinaria nata, prima, nelle cucine casalinghe partenopee e cresciuta, poi, nelle mani sapienti dei più grandi chef e artigiani campani.

Il progetto e la sua successiva realizzazione nasce da un investimento di ben 6 milioni di euro e dalle menti di Paolo Scudieri: noto imprenditore napoletano, titolare di Adler Group, uno dei leader mondiali del settore automotive, che si occupa in particolar modo di progettazione di componenti e di sistemi per l’industria del trasporto; e di Pasquale Buonocore: attuale direttore del centro del gusto Eccellenze Campane e noto collaboratore dell’imprenditore Oscar Farinetti (fondatore di Eataly ed ex proprietario di UniEuro).
Insomma, grandi nomi alle spalle di questo progetto.

Eccellenze Campane si estende su una superficie di 3000 mq (compreso di zona depositi) e offre 520 posti a sedere in un polo che vanta circa 100 posti di lavoro per giovani sotto i trent’anni.
Al suo interno troviamo diversi punti di ristoro di prima scelta ma anche ben 8 aree di produzione, le quali sono: un panificio, un birrificio, un pastificio, un caseificio, una torrefazione, una pasticceria, una cioccolateria e una gelateria; e tutto questo non è altro che l’esplicazione pratica e fisica di un concetto di marketing, adottato dall’azienda, che rappresenta il punto di forza e di novità di questo progetto, ovvero la volontà di promuovere i prodotti campani senza utilizzare intermediari ma dando la possibilità al cliente di osservare da “vicino” quelle che sono tutte le fasi di produzione di un prodotto, la cosiddetta filiera corta.
Noterete, quindi , che uno dei presupposti di questa impresa consiste, anche, nell’educare il pubblico, permettendogli di entrare in questo mondo a 360 gradi.

E’ presente, infatti, all’interno del centro, un’Aula Magna, sede di corsi di cucina, di degustazione e di didattica.

E’ possibile, inoltre, assaporare nei punti di ristoro proposti dal centro, i migliori prodotti campani, quali ad esempio: la pasta di Alessandro e Luca Sicignano da “E maccarun’ e Napule”, il pane di Pietro Baino e Pasqualino Esposito nel loro “Antico forno napoletano”, il panuozzo dei fratelli Manzi nella Antica panuozzeria di Gragnano, la vera pizza napoletana di Guglielmo Vuolo, la friggitoria del maestro Antonio Tubelli, la cucina tradizionale di Luciano Di Meo, il caffè Kenon da “E brustuliature ‘e cafè, il vino, la birra Maneba di Nello Marciano, la mozzarella di bufala di Roberto Battaglia, i pomodori del Piennolo del Vesuvio, la carne da “A chianca” o da “A furnacella”, il pesce da “La cucina marinara” di Maria Aprea, i salumi e i formaggi della Antica salumeria napoletana, la cioccolata di Gay Odin, i dolci di Pasquale Marigliano, il gelato e chi più ne ha più ne metta!
Va sottolineato che questo vuole essere un centro di attrazione che mira a promuovere i prodotti e la cucina campana, nel mondo, mettendo in fila indiana quelle che sono le eccellenze, non a caso, di questa regione italiana. E lo fa, inglobando in un unico ambiente la cultura, la tipicità e la tradizione del settore agroalimentare campano con un concetto di alta sostenibilità ed economicità, permettendo in questo modo a questa regione di uscire dal solito clichè che vuole etichettare Napoli e la Campania solo come la città della camorra, dei rifiuti e della terra dei fuochi; intento che si evince dallo stesso nome scelto, ovvero: Eccellenze Campane, la TERRA del BUONO.

Insomma, la magnificenza di Eccellenze Campane sta nel fatto che rappresenta un teatro in cui un’orchestra gastronomica esprime nel migliore dei modi la tradizione e la modernità culinaria campana, utilizzando come strumenti musicali, la bontà e la genuinità delle materie prime, magistralmente suonati dai talenti partenopei, e facendovi ascoltare le melodie di questa terra, melodie incantatrici come quelle citate nella mitologia greca con le Sirene di Ulisse, ma con la differenza che queste non vi faranno morire…di fame.

Per la foto si ringrazia http://www.lucianopignataro.it/a/pizza-margherita-a-volonta-il-pomodoro-del-piennolo-di-gioli-interpretato-da-giovanni-santarpia-al-palazzo-pretorio-di-san-donato-in-poggio/66560/
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