SlowFood Bologna in collaborazione con Svs Appennino Bolognese per un Piatto “Buono, Pulito e Giusto” cucinato dagli Chef.
«Abbiamo fame di cambiamento. Perché allora non darci un progetto? Propongo la costruzione di una rete globale dei nuovi gastronomi che stabilisca una alleanza tra le diverse comunità del cibo».
Carlo Petrini dal libro “Buono, Pulito e Giusto: Principi di Nuova Gastronomia”, Giulio Einaudi Editore.
Una rete globale e diverse comunità del cibo, quella dei Mercati della Terra e di Slow Food, un’idea carina, un ciclo di gustose serate: ogni lunedì sera al Mercato della Terra in Piazzetta Pasolini, gli Chef selezionati da Slow Food Bologna incontrano i produttori per sessioni di Street Food e cotture nel Forno a Legna della Strada dei Vini e dei Sapori dell’Appennino Bolognese.
L’uso del fuoco, una cucina semplice, uno chef che cucina il piatto, i prodotti dei produttori del mercato. Gli ingredienti, quindi, sono pochi e semplici, di grande valore:
1. il Forno a Legna messo a disposizione dalla Strada dei Vini e dei Sapori dell’Appennino Bolognese
2. le materia prima dei Produttori del Mercato della Terra
3. Slow Food Bologna che sostiene e promuove il progetto nell’ambito del circuito della produzione di un Piatto “Buono, Pulito e Giusto”.
4. uno Chef del territorio che interpreta un piatto di sua libera espressione, cucina e spiega la preparazione
5. lo Street Food organizzato con due tavoli rettangolari alla tedesca, un paio di cartelli con un disegno delle materia prime utilizzate e della preparazione.
Secondo la filosofia Slow Food buono, pulito e giusto sono gli elementi a cui riferirsi per costruire un nuovo concetto di qualità alimentare e manifestano la volontà dell’Associazione di costruire le direttive comuni a cui far riferimento, indicando una via virtuosa che tutti i soggetti della filiera alimentare (da chi produce fino a chi consuma) dovrebbero seguire.Cerchiamo di capirne di più riportando alcuni passaggi tratti dal Manifesto della Qualità secondo Slow Food “Buono, Pulito e Giusto”
“Ognuno di noi è chiamato a praticare e diffondere un nuovo, più preciso, eal tempo stesso più diffuso, concetto di qualità alimentare, che si basa su tre requisiti imprescindibili e interconnessi.
Il cibo di qualità deve essere:
Buono. La bontà organolettica, che sensi educati e allenati sanno riconoscere, è il risultato della competenza di chi produce, della scelta delle materie prime, e di metodi produttivi che non ne alterino la naturalità
Pulito. L’ambiente deve essere rispettato e pratiche agricole, zootecniche, di trasformazione, di commercializzazione e di consumo sostenibili dovrebbero essere prese in seria considerazione. Tutti i passaggi della filiera agro-alimentare, consumo incluso, dovrebbero infatti proteggere gli ecosistemi e la biodiversità, tutelando la salute del consumatore e del produttore
Giusto. La giustizia sociale va perseguita attraverso la creazione di condizioni di lavoro rispettose dell’uomo e dei suoi diritti e che generino un’adeguata gratificazione; attraverso la ricerca di economie globali equilibrate; attraverso la pratica della solidarietà; attraverso il rispetto delle diversità culturali e delletradizioni.
La qualità Buona Pulita e Giusta è un impegno per un futuro migliore. La qualità Buona Pulita e Giusta è un atto di civiltà e uno strumento per migliorare l’attuale sistema alimentare: tutti possono contribuire con le proprie scelte e i propri comportamenti individuali.”
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Quando il Fuoco incontra uno Chef
Con SlowFood un Piatto Buono, Pulito e Giusto
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