Amo il territorio, amo l’arte, amo la storia, amo il vino, il cibo e le sue tradizioni. Mi presento: “Sono una viaggiatrice errante…un’ Italiana orgogliosa del suo paese che visita, ricerca, e gusta, ma che soprattutto ama parlare con la gente, la mia guida migliore!”
E’ stato bello… sì lo ridico, l’ho detto mille volte, e lo dico ancora! Giovanna Scibona, la mia amica e compagna di viaggio che mi ha seguito pazientemente nelle mie rocambolesche avventure lo sa!
Sono donna in continuo fermento! Con me non ci si annoia… Sbaglio strada, perdo la macchina, inciampo per il mio naso sempre all’insù pronta a guardare qui e là, mi fermo incessantemente ovunque a chiacchierare, fotografo dappertutto, metto in rete… insomma una donna ormai fatta con l’entusiasmo di una ragazzina!
Questo mio modo di fare è dettato solo dalla passione per il territorio, per i suoi prodotti e per le persone che ne fanno parte e che lavorano bene. Chi fa turismo sul serio deve essere spinto da questo amore, non solo marketing, ma passione, etica e rispetto per il proprio paese, per le culture, per la gente e per le sue tradizioni.
Trentatreesima edizione della Bit ma per me felicemente la prima volta! Forse perché il territorio lo vivo andando come si suol dire sul campo, forse perché amo conoscerlo attraverso i racconti della gente che mi guida nelle mie tappe ristoratrici. Confesso che, quando sono in viaggio, ho un metodo tutto mio per scegliere dove fermarmi a mangiare. Dovete sapere che nel mio passeggiare guardo ovunque e parlo molto con la gente; quando trovo poi una persona che “sento in particolare” allora procedo. Prima chiedo se mi scatta una foto ricordo, visto che spesso viaggio da sola, e poi mi informo sul posto in cui a fermarmi a mangiare. Ovviamente posti tipici e della tradizione. Provate anche voi, i risultati saranno sorprendenti!
Questa premessa per arrivare a sottolineare quanto il turismo sia legato al gusto. La scoperta del territorio è scoperta di Tipicità. Noi Italiani siamo per cultura e tradizione grande fonte di ricchezza enogastronomica per il mondo intero. Sta a noi valorizzarle con tutti i mezzi a nostra disposizione. In primis la rete che permette, semplicemente con una foto e delle pillole informative, di promuove in un attimo le “Eccellenze Italiane”. Questo è stato uno dei messaggi chiave della Bit 2013: “Le Persone e l’importanza della loro promozione dei prodotti in rete”.
Molte le tipicità sugli stand espositivi, per parlare con tutti mi sarebbero serviti almeno due giorni…
Soffermandomi nello stand della Puglia ho ascoltato un intervento sulla cucina semplice, sull’importanza della stagionalità dei prodotti, e sull’utilizzo della rapa.
Questo ortaggio ricco di potassio, di vitamine e di antiossidanti contrasta l’invecchiamento cellulare. Nella rapa si mangiano anche le foglie tenere e il germoglio interno, l’infiorescenza, l’apparato riproduttivo della rapa stessa. Può essere semplicemente sbollentata in acqua e condita con olio extra vergine d’oliva, oppure ripassata in pentola con aglio, olio e peperoncino.
Da appassionata di vino quale sono, avevo proprio bisogno di degustare qualcosa di tipico. Mi sono fermata nell’area riservata alle Marche, devo dire bellissimo spazio espositivo. Qui ho avuto modo di conoscere Lorenzo Mezzanotte dell’omonima Cantina Mezzanotte di Bettolelle di Senigallia (AN). Quando mi ha chiesto che cosa volevo assaggiare la mia risposta immediata è stata: “Un rosso deciso e di carattere, come piace a me!” Detto questo, mi ha versato un calice di “Passione Mezzanotte Lacrima di Morro d’Alba DOC”. Questo vino, prodotto da uve di lacrima nera in purezza, segue una maturazione di circa quattro mesi in botte grande di rovere che lo arricchisce dei suoi profumi che ricordano la rosa, la viola e la ciliegia.
La mia recente esperienza a Olio Officina Food Festival mi ha fatto avvicinare ai sapori e ai profumi dell’olio d’oliva. In Italia abbiamo oltre 530 cultivar tra cui la “Raggia” varietà tipica della provincia di Ancona che permette la produzione di un olio dal fruttato medio leggero e dai sentori di mandorla. Ho potuto degustare quello dell’Azienda Agricola Mansanta di Ostra (AN). La loro una produzione limitata proveniente da varietà autoctone.
Dopo una passeggiata nell’area “The World” in cui presenti ben cento paesi del mondo, a malincuore la nostra visita è terminata. E’ stata un’esperienza molto arricchente che mi sono ripromessa di ripetere nella prossima edizione del 2014.
Art. 1 del Codice Mondiale di Etica del Turismo
“Il turismo quale strumento di comprensione e di rispetto reciproco tra i popoli e le società”
La comprensione e la promozione dei valori etici comuni all’umanità, in uno spirito di tolleranza e rispetto delle diversità di credo religioso, filosofico e morale, rappresentano il fondamento e la conseguenza di un turismo responsabile; gli attori del settore turistico e i turisti stessi rispetteranno le tradizioni e le pratiche sociali e culturali di tutti i popoli, comprese quelle delle minoranze e delle popolazioni autoctone, e ne riconosceranno il valore.
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l’importanza della promozione dei prodotti italiani in rete
Bit 2013… è stato bello!
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