Il pubblico delle grandi occasioni e tutti i principali media nazionali hanno fatto da cornice, domenica 2 dicembre, alla festa organizzata dal Consorzio zampone Modena e cotechino Modena Igp in piazza a Mirandola, nel modenese.
L’intento dell’evento era dare un segnale di positività all’economia di una delle zone più colpite dal sisma emiliano del maggio scorso. E così è stato e non poteva essere diversamente perché lo zampone è nato proprio qui.
La leggenda narra che, agli inizi del Cinquecento, i cittadini della corte dei Pico di Mirandola per meglio conservare la carne dei maiali, durante il lungo assedio alla città da parte delle truppe di Papa Giulio II della Rovere, macellarono tutti i suini per evitare che cadessero nelle mani degli invasori e le loro carni, macinate e insaccate furono messe nelle zampe dei suini, dando vita allo zampone.
Ma nel corso della giornata, oltre a ripercorrere le tappe storiche dei due famosi insaccati mettendone in evidenza la prelibatezza e la qualità nutrizionale, ampio spazio è stato dedicato alla cucina.
Prima è toccato ai quattro partecipanti, scelti tra le centinaia di richieste arrivate, alternarsi ai fuochi coordinati dallo chef stellato più innovativo e celebre al mondo: Massimo Bottura.
Una sfida terminata, giustamente, senza vincitori.
Poi è arrivato il momento clou, ovvero Bottura ha deliziato il pubblico presente con uno show cooking di altissimo livello, durante il quale ha cucinato i ravioli con ripieno di zampone.
Al termine dell’esibizione, aiutato dal suo staff, ha preparato il tradizionale cotechino con purè per tutti i cittadini presenti, che hanno avuto modo di assaporare la prelibatezza del piatto della tradizione con un buon bicchiere di lambrusco di Modena.
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