In contemporanea a Parigi e Milano all’inizio di questa settimana ha avuto luogo una degustazione di Vini d’Alsazia, un vero viaggio alla scoperta di questi vini bianchi d’eccellenza.
Nella piacevole cornice del Palazzo delle Stelline a Milano, diciassette produttori di questa terra, ricca di contrasti nei paesaggi e nel terroir, hanno proposto i loro vini, coltivati in terreni ben esposti e ben soleggiati, non lontani dalla valle del Reno.
Il clima asciutto e soleggiato, la complessità geologica, la cura dei vigneti e il lavoro attento degli enologi danno origine a bianchi pregiati con una personalità estremamente contraddistinta. E spesso si tratta di coltivazioni biologiche e biodinamiche.
La doppia origine francese e tedesca arricchisce culturalmente e regala una speciale identità sia agli abitanti sia ai vini del territorio. Si ritrovano vitigni e vini diffusi nella valle del Reno, resi ancor più speciali dalle caratteristiche di questo terroir alsaziano. Così si incontrano denominazioni di qualità come le AOC Alsace, Grands Crus d’Alsace, i Crémants d’Alsace, bianchi e rosé, molti dei quali vincitori di importanti premi. Vini leggeri con bouquet delicati e floreali oppure vini corposi, ricchi di mineralità, con bouquet speziati e persistenti. Abbiamo degustato le piacevoli bollicine dei Crémant Rosé di un paio di cantine (Jean-Baptiste Adam e La Cave des Vignerons de Pfaffenheim), il Muscat secco del Domaine Ginglinger Pierre-Henri, ottimi e delicati Pinot Gris (Boeckel, Chateau d’Orschwihr, Hartweg) ma soprattutto Gewurtztraminer, AOC, Grand Cru e Vendages Tardives, con il loro caratteristico profumo così intenso e aromatico. Anche questo terroir è favorevole per lo sviluppo della Botrytis Cinerea, la cosiddetta “muffa nobile”, che attacca e metabolizza la buccia dell'uva formando una muffa che porta a un arricchimento degli zuccheri, conferendo al vino sentori del tutto particolari. Il risultato è un vino da meditazione, passito, con un'elevata gradazione alcolica, che viene fatto riposare diversi anni, anche fino a 30, prima di essere consumato.
Alcuni dei simpatici proprietari delle cantine hanno mostrato con orgoglio le foto delle loro vigne e dei villaggi di appartenenza, tra i più belli e curati di Francia, proprio grazie all’identità culturale così variegata.
In occasione della Milano Food Week, in corso di svolgimento, sarà offerto venerdì un aperitivo con i Grandi Bianchi d’Alsazia all’Anadima Bistrot in Via Pavia.
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http://www.vinialsazia.it
http://www.milanofoodweek.com
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