No, non si tratta di non comprare da mangiare, anche se sarebbe senz'altro un'idea per risparmiare.
Si tratta invece di chiedersi quanto va a incidere la spesa sulla nostra salute.
Poco chiaro? Affatto.
La società moderna ci ha abituati ad avere per tutto l'anno disponibili prodotti che un tempo sarebbero stati impensabili.
Pensiamo solo alle fragole, o alle pesche che ormai abbiamo disponibili fino a novembre.
O agli aranci a luglio.
Questo tipo di primizie non solo sono nocive all'ambiente, a causa della strada in più che devono fare per arrivare da paesi molto lontani (e tutto trasportato su gomma) o al portafogli (per il costo elevato della frutta fuori stagione). Sono soprattutto nocive alla nostra salute.
Infatti, se coltivate in serra, le primizie sono spesso sottoposte a concimazioni di tipo chimico e ad acceleratori di crescita che restano in qualche modo all'interno della frutta stessa anche dopo un lavaggio accurato.
Per non parlare di quando la frutta macina chilometri e chilometri per arrivare da noi, in un continuo avanti e indietro dalle celle frigorifere che può compromettere non di poco la freschezza di quello che ci arriva sulla tavola.
Acquistare prodotti di stagione per frutta, verdura e anche pesce, non solo aiuta l'ambiente, poiché abbiamo una maggiore garanzia che siano alimenti venuti su come natura vuole, o il portafoglio, senza i sovrapprezzi dovuti alla non stagionalità dei prodotti. E soprattutto prodotti a filiera corta e a km 0 o quasi...
Aiuta anche la nostra salute, in quanto meno i prodotti sono contaminati meno possono danneggiare il nostro organismo. E se l'organismo non viene in contatto con sostanze nocive (o ci viene in contatto il meno possibile) gli è più semplice conservare i propri equilibri e funzionare bene, e questo lo aiuta, con un regime alimentare corretto, anche a mantenere la linea.
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