Con questo caldo è comprensibile che la maggior parte degli italiani preferisca la birra al barolo, tuttavia i dati di una ricerca Ispo/AssoBirra (http://www.aiol.it) sui primi mesi del 2011 rivela che, tra le bevande alcoliche, la birra è stata 'scoperta' da 7 milioni di nuovi utenti. Il motivo di tale successo pare sia dovuto al fatto che sia leggera, rinfrescante e trendy. In effetti, da qualche anno a questa parte, si trovano in giro, persino nei supermercati e nei discount, molte nuove birre, oltre alle 'classiche', alcune artigianali, d'abbazia, e simili. In certi casi costano più del vino: un prezzo ingiustificato, se si pensa che l'ingrediente principale della birra è l'acqua...
36 milioni di appassionati consumatori in Italia, dei quali oltre il 62% sono donne. C'è da chiedersi se sia solo una moda, come i vini rosati o i vini barricati, o se davvero gli italiani (e le italiane) comincino a preferire sempre più la birra al vino, e se questo dato in qualche modo inficerà la produzione vinicola del nostro paese. Infatti, il vino resta comunque il preferito degli italiani, che ne consumano il doppio della birra. Ma quest'ultima, secondo la ricerca citata, è in vertiginoso aumento: in un anno il consumo totale dichiarato di birra è passato infatti dal 58,5% al 72,4%.
'Per gli italiani, commenta Renato Mannheimer, presidente Ispo, la birra è easy, come i jeans, democratica. Lo è soprattutto per le generazione dei 30-40enni, che l'hanno eletta a loro bevanda preferita, mentre il vino è il prescelto dagli over 45'.
Francamente, non sono d'accordo con Mannheimer: si trovano ottimi vini, (con tutto il lavoro che comporta la cura di una vigna, la vendemmia, la fermentazione, i successivi passaggi fino al prodotto finale) lavorati con efficienza e pulizia, imbottigliati con tappo di sughero, che hanno prezzi variabili da 4 a 10 euro. E birre 'industriali' (e non voglio fare nomi, ma si tratta di marche famose e pubblicizzate) che costano 4-6 euro al litro. Per non parlare dei jeans firmati da centinaia di euro.
Allora chi è veramente democratico?