Dopo avere visto la realtà dell'Agricola Caretti, ieri, con Gigi, abbiamo visitato un'azienda molto più piccola, nel reggiano. Un migliaio di forme. Poca roba, si potrebbe pensare...
Credevo di essere ormai pronta a tutto, ma in questi giorni il terremoto sbriciola certezze oltre che case.
Giulio Lugli e il fratello fanno parmigiano da tre generazioni, dal 1902. Mentre Gigi carica le forme che abbiamo acquistato, chiedo di poter fotografare il disastro.
Il figlio, un ragazzo dagli occhi enormi, ha la paura dipinta sul volto. Nel capannone due signori anziani stanno cercando di salvare il salvabile. Uno si accorge che sto guardando il ragazzo, vorrei dirgli qualcosa, ma non so cosa. Non ho parole, io, che delle parole ho fatto la mia vita. Il signore mi si avvicina e mi sussurra: "Prima avevamo paura solo noi vecchi, adesso cominciano ad averne anche i giovani".
Fotografo. La terra trema sotto ai nostri piedi. Si sentono degli scricchiolii sinistri. Un pensiero mi attraversa fulmineo la mente: se cadono altre scalere potremmo venire travolti dalle forme...
Il signore dice, in dialetto: "trema, cosa facciamo, scappiamo?". L'altro, con la scopa in mano, risponde: "No, è già finito, continuiamo a lavorare".
Fotografo i parmigiani "appena nati", le ultime forme, troppo giovani per essere salvate. è la strage degli innocenti. Mi sembrano gattini appena nati chiusi in un sacchetto di plastica a morire. Non ce la faccio...
Mi sposto in negozio. La signora mi sorride, è bionda, e bellissima. Mi sembra un angelo in quell'inferno.
Poi accade una cosa che mi turba molto, e ve lo devo raccontare.
Entrano due extracomunitari dell'est. Guardano i pezzi di formaggio messi sottovuoto. C'è un cartello col prezzo, 10.50 euro al chilo. Uno tira fuori 10 euro e chiede lo sconto. Dice che costa troppo.
Mi sale dentro una rabbia che non so se riuscirò a controllare.
La signora, calmissima, risponde che quello è il prezzo. è il prezzo che ho pagato io, che pagano tutti. Il tipo insiste, vuole 50 centesimi di sconto. Le allunga la banconota.
Mi trattengo, perchè avrei voglia di mettergli le mani addosso.
La signora, sempre calmissima, gli indica la porta e gli dice: "Non è in vendita".
E non parla del parmigiano... parla di lei, del suo lavoro, dell'Emilia.
è la nostra dignità che non è in vendita.
Caseificio San Simone - via Garcìa Lorca 18 (via Emilia) Marmirolo (RE) -
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tel 0522 - 340129
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