Com'è andata la serata cinese? Se ancora vostra madre non vi ha buttate fuori di casa e vostro marito non ha chiesto il divorzio, siete sulla buona strada ed è quindi il momento di tentare con qualcosa di più difficile. A differenza della cucina cinese, la cucina giapponese è caratterizzata da sapori più insoliti, ma anche più raffinati. Preparare un piatto giapponese con ingredienti italiani non è semplicissimo, ma qualcosa si può fare, affiancandoli a qualche ingrediente specifico, reperibile nei supermercati etnici. E chissà che non sia vostro marito a questo punto a voler tentare l'avventura del sushi bar...
Antipasto: Carote Abbracciate da Kombu.
- 16 strisce di alga kombu di 20 cm cad.
- 8 carote della stessa dimensione
- 8 cucchiaini di salsa di soia
Lasciate le alghe in ammollo per 1 ora, quindi lavate e tagliate a bastoncini le carote. Tagliate le alghe a strisce e avvolgetevi le carote, lasciando una striscia da parte. Tagliate la striscia di kombu rimasta in strisce molto sottili e utilizzatela per legare gli involtini.
Mettete le carote così farcite in una pentola assieme all'acqua di ammollo delle alghe, portate ad ebollizione, coprite e lasciate cuocere per 45 minuti. Aggiungete la salsa di soia e cuocete fino a fare evaporare il liquido di cottura. Servite tiepide.
Piatto Forte: Salmone Teriyaki.
- 4 tranci di salmone da 100 gr ciascuno
- ½ tazza di salsa di soia
- ½ tazza di mirin o sakè
- ½ dado vegetale
- ½ tazza di zucchero
Mescolate tutti gli ingredienti fino ad avere una salsa fluida e mettetevi a marinare i tranci di salmone per 45 minuti. Togliete i tranci dalla marinata e mettete la salsa da una parte.
Cuocete il salmone su una griglia ben calda, oppure su una piastra elettrica.
Se non avete altro usate una padella antiaderente senza olio.
La ricetta originale prevede che il salmone sia cotto all'esterno ma che la parte centrale risulti cruda, ma se a voi o a qualcun altro il sapore del pesce crudo proprio non piace potete prolungare la cottura.
Preparate ogni piatto con il salmone già tagliato a bocconi, quindi dividete la salsa precedentemente utilizzata come marinata in tante ciotoline quanti sono i commensali.
Servite ogni piatto accompagnato da una ciotolina di salsa, secondo la tradizione giapponese ogni boccone prima di essere mangiato va intinto nella salsina.
Contorno (1) : Tempura.
- 75 gr di farina di grano tenero
- 75 gr di amido di mais
- 1 carota
- 1 zucchina
- 1 mazzetto di asparagi
- 1 cipolla
- 8 funghi piccoli (champignon o chiodini)
- 2 carciofi
- 250 ml d'acqua ghiacciata
- ½ cucchiaino di zucchero
- ½ cucchiaino di bicarbonato di sodio
- Sale q.b.
- Olio d'oliva q.b.
Tagliate tutte le verdure a fettine sottili, rotonde o a bastoncino, come preferite.
Con acqua, farina, amido, zucchero e un pizzico di sale fate la pastella, amalgamando gli ingredienti fino ad avere un composto omogeneo. Se vi sembra troppo liquida, aggiungete farina e amido sempre in pari quantità, fino ad avere la consistenza che vi sembra ottimale. Lasciate la pastella in frigo per 15 minuti.
Togliete la pastella dal frigo e immergetevi le verdure, quindi friggetele in olio già caldissimo.
Fatele dorare, scolatele su carta assorbente e servitele come contorno, disponendole in modo da creare un bel contrasto di colori.
Contorno (2): Foglie di Cavolo Verza con riso alle erbe e uova.
- 8 grandi foglie di cavolo verza
- 1 tazza di riso bollito
- 30 gr di erbe aromatiche miste
- 1 uovo
- 2 cucchiai di semi di sesamo tostati
- 8 stuzzicadenti di legno
Tagliate la parte dura delle foglie di verza e sbollentatele per 2 minuti in acqua bollente. Scolatele e passatele in acqua fredda, quindi scolatele di nuovo e asciugatele.
Strapazzate l'uovo, quindi mescolatelo in una terrina con il riso, le erbe e i semi di sesamo.
Appoggiate una foglia di sesamo su una superfice rigida, mettetevi dentro una cucchiaiata di ripieno, poi ripiegatela a fagottino per mantenere il ripieno all'interno, fissatelo con uno stuzzicadenti e ripetete l'operazione con tutte le foglie di cavolo. Servite freddi.
I sushi bar sono locali molto intimi e raccolti, adatti a ricreare l'atmosfera di quando il vostro consorte (con fede al dito o senza....) vi portava a cena fuori senza che l'occasione fosse la pizzata di squadra (bei tempi quelli....). Benché gli ambienti siano spesso di grande raffinatezza, la possibilità di servirsi da soli (sono molti i sushi bar in Europa con la formula self-service), di mangiare con le mani (se non si sanno utilizzare le bacchette, in Giappone è considerata buona educazione, mentre la forchetta 'occidentale' è considerata una cafonata..) e di fare anche due o tre 'giri' di buffet, sono tutte cose adatte a creare quell'atmosfera rilassata e informale che deve avere una serata 'a due', senza figli, genitori, suoceri, ecc..
Se poi avete il gran colpo di...fortuna, di trovare in città un okonomiyakiya (cioè un ristorante di okonomiyaki), la serata può diventare anche molto divertente, in quanto in questi locali ogni tavolo ha il suo 'teppan', cioè la tipica piastra giapponese di cottura, dove il cliente può preparare da solo il suo okonomiyaki.
Perciò, se dopo questa cenetta casalinga vostro marito non ha minacciato di passare ad azioni legali, battete il ferro finché è caldo, e alla prima occasione mollate i figli a qualche nonna, prendete la giacca e...Giappone, arriviamo!
Per la foto si ringrazia: http://www.exclusivelyfood.com.au/2006/07/tempura-prawns-recipe.html
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Stasera cucino io: serata giapponese
Il Sol Levante a casa vostra
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Cavolo International