Archivio Storico 2011-2017

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Cena con degustazione al Restaurant Mcdonald-Marchesi

07 Ottobre 2011
Il maestro Gualtiero porta l'alta cucina nei fast-food?
Se la montagna non va da Maometto, è Maometto che va alla montagna (cit.).
Questa faccenda mi ricorda vagamente la storia del capo-chef Skinner, che voleva sfruttare il nome del maestro Auguste Gusteau, appena scomparso, per firmare una linea di piatti pronti industriali (dal film Ratatouille). Ma quella era finzione. Invece noi siamo andati davvero a degustare il 'panino dello scandalo'.
Fuori dal locale troneggia un totem-menù accattivante, che recita 'Cena di Gala' ricette di Gualtiero Marchesi, degno dei migliori ricevimenti.
All'ingresso dell'area 'ristorante', tipica dei centri commerciali, ci accoglie una gentile capo sala in livrea McDonald's.
Avviandoci sulla passatoia rossa, vedere le tovaglie bianche con i biglietti 'riservato' sui tavoli ed i cartoncini del menù mette un pochino soggezione, fa per un attimo dimenticare che ci troviamo in un fast-food.
'Mi scusi, i tavoli sono tutti riservati?' - abbozzo - 'Certo: riservati a chi vuole cenare con le ricette del maestro!' - risponde gentilmente la capo sala, invitandoci ad accomodarci ed ordinare.
Perfetto! Per rendere più attendibile l'assaggio mi sono portato il figliolo adolescente poiché, si sa, è principalmente alla sua categoria che si rivolge Mc.
Sull'elegante cartoncino che recita 'Menu à la Carte', con il francesismo tipico dell'alta cucina, in realtà vengono riportate soltanto due proposte: un panino ed un dessert. Quindi... scelta obbligata (per un attimo mi stavo dimenticando di essere da Mcdonald's).
Ordiniamo e, con nostro stupore, il servizio è al tavolo. Da lontano vedo il bancone, i camerieri-cassieri indossano un grande cappello da chef marrone scuro, per esaltare ulteriormente l'atmosfera di gala insolita.

Il panino.
'Vivace - Un velo di maionese alla senape, spinaci spadellati, cipolla dolce e carne bovina. Tutto arricchito da un croccante strato di bacon e racchiuso in caldo pane ai semi di girasole. Musica per il tuo palato'.
In effetti, già dai primi morsi si sente che c'è qualcosa di diverso, la carne è macinata più grossa, non troppo cotta ma con un accenno di rosa che le lascia un po' della sua succosità (è tutto relativo, ovvio, stiamo parlando di un hamburger), il panino è più consistente delle pagnottelle a cui siamo abituati, gli spinaci poi dentro un sandwich da fast-food sono letteralmente disorientanti, ma buoni, cotti e salati al punto giusto. Il bacon non è il solito grasso lardoso degli altri panini, è più asciutto, tutto roseo, croccante al punto giusto, ma, come è facilmente intuibile, il suo sapore deciso contribuisce a mettere in ombra la carne. Una pecca c'è: questa senape-maionese, che per quanto 'armonica' nell'insieme dei gusti (eh... l'ha studiato Marchesi, mica il mio amico barista Ciccio) è decisamente troppa. Ma può essere stato troppo 'zelante' chi ha confezionato il panino... Prima che io possa esprimere il mio punto di vista, quasi telepaticamente, il mio ragazzotto mi fa 'babbo, ma sta maionese è un po' troppa, 'un si sente la ciccia!'. Non dimentichiamo che è e resta un panino di Mcdonald, quindi va preso tutto con le dovute proporzioni.

Il dolce.
'Minuetto - avvolgente crema di mascarpone e polvere di cacao su fette di morbido Panettone Milanese. Il dessert della tradizione per un piacere infinito'.
Beh... devo dire... da urlo! Io che non amo particolarmente i dolci al cucchiaio (ma sono amante della milanesità del 'panatùn') sono restato stupito della cremosità naturale, dall'armoniosità ed apparente alta qualità di quello che c'era nel bicchierino. Le uvette, i canditi e la frutta secca sbriciolata sopra tutto gli danno quel tocco di alta pasticceria e lo avvicinano a un piatto gourmet. Non mi piace 'sbrodolare' per Mac, considerando il tipo di alimentazione che diffonde, ma un dessert di questo livello batte in qualità e gusto tutti quelli semi-industriali serviti nella maggior parte dei ristoranti di medio livello (spero che il nostro direttore non mi cassi questa nota).

Come annotazioni finali dico che avrei preferito un contorno diverso dalle solite patatine fritte, non ho idea di cosa, e l'unica alternativa alle bibite dolci è la birra alla spina: magari una mezzina di chianti con quella ciccia ci sarebbe stata bene, maremma!
Tutte le implicazioni morali, salutistiche e sociali le lasciamo al nostro direttore, ci penserà lei a discuterne, ma due menu completi di birra media e patatine fritte per la modica cifra di 16 euro, non è male per andare a cena da Gualtiero Marchesi, no?
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