Lo scorso Febbraio, Alessandro Vitiello, caro amico e sommelier, ha voluto portare un po’ della sua Ponzaal ristorante Il Fauno di Cesano Maderno. Grazie a Rosaria di ‘Punta Incenso’, e di Maria e Sabrina di ‘Così Com’era’, cuoche di questi luoghi di ristoro tipici di Ponza, ho potuto respirarne l’atmosfera e assaggiare i suoi sapori.In un’epoca dominata da chef, sembra quasi fuori luogo parlare di cuoche, eppure sono loro che hanno segnato gli inizi di questi maestri, come li chiamano oggi, del mondo della gastronomia.
Non ho ancora avuto occasione di visitare quest’isola, la maggiore delle isole Ponziane, in provincia di Latina. L’arcipelago che l’accoglie, comprende anche le isole di Gavi, Zannone, Palmarola, Ventotene e Santo Stefano. In realtà, grazie ai racconti di Alessandro, è un po’ come se la conoscessi. Una terra di mare e di pescatori, di atmosfere nostalgiche e di ricordi d’infanzia, ma anche di tanti meravigliosi sapori.
Non potevo iniziare senza fare un brindisi alla serata. Nel farlo ho assaggiato “Faro della Guardia” 2013, un vino prodotto da un antico vitigno, il Biancolella. Il suo nome richiama un luogo di rilevante interesse storico e culturale, primo tra i sei beni italiani FAI: Il Faro della Guardia sull’isola di Ponza.
La conoscete la “pettola”? E’ un impasto di farina, acqua e sale da cui si ricavano degli straccetti per la zuppa di lenticchie, un legume tipico di quest’isola di dimensioni più piccole rispetto a quelle tradizionali.
Come dice Alessandro: “Lo scorfano dovrebbe stare nel piatto dalla testa alla coda”, forse perché un saggio signore del suo paese sosteneva che se ad un pesce gli togli la testa e le interiora, hai perso tutto il suo sapore. Diffusissimo nei mari di Ponza, lo scorfano è buono in tutte le maniere in cui viene cucinato.
A conclusione della cena ho assaggiato le nocchette, dolci fritti tipici del Carnevale il cui nome deriva da ‘nocca’, che significa fiocco. Un piatto della tradizione che per una volta ha subito una contaminazione Lombarda, una crema soffice al mascarpone.
Non vi ho detto che insieme a noi c’erano i ragazzi dell’Istituto Filangieri di Ponza presenti alla BIT di Milano. A fine serata hanno distribuito agli ospiti dei sassi raccolti sulle spiagge dell’isola dipinti personalmente da loro.
Un modo per vivere i territori attraverso i racconti e i sapori.
Ristorante Il Fauno
Via Borromeo, 29 Cesano Maderno (MB)
Ristorante Punta Incenso
Via Calacaparra, 24, Le Forna, Ponza (LT)
Ristorante Così Com’era
Salita Cristo, Le Forna 5 Ponza (LT)