Archivio Storico 2011-2017

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Il polpo e la vecchina della taverna di Georgos

20 Settembre 2011
La Grecia nel cuore e nel piatto
Davvero straordinarie le vacanze passate con gli amici di sempre, un viaggio meraviglioso nelle Cicladi, emozioni e nuove terre che porto ancora dentro di me.
Dopo il soggiorno a Santorini ci spostiamo con l'aliscafo a Folegandros, piccolissima isola che sorge sul monte Aghios Eleftherios.
Quando arrivi a Chora, capoluogo dell'isola, non ti aspetti quei panorami mozzafiato, dove il sole e la luna si riflettono nel mare limpidissimo, por poi scoprire quelle spiagge di sassi bianchi che finiscono in quell'acqua cristallina, che puoi raggiungere a piedi o in barca. Folegandros è molto piccola ma è un vero gioiello, tutte le case ruotano intorno alla Chiesa di Aghios Nikolaos e pare che lì tutti si ritrovino e si conoscano da sempre. E' bellissimo vagare per tutti i vicoli, tra quelle casette bianche e la buganvillea che ricopre i muri e i giardini.
Si uniscono al nostro irriducibile gruppo 4 ragazzi di Palermo, con i quali l'intesa è praticamente immediata. Ci si confronta su ogni cosa, ma l'argomento sulla cucina è sempre il preferito. Uno dei nostri passatempi in vacanza consiste nel cercare locali dove si possa stare in compagnia, gustando squisiti piatti e sorseggiando dell'ottimo vino.
Al tramonto decidiamo di andare alla Taverna Georgos, raggiungibile solo con barca, che fa da spola con le spiagge di Aghios Nicolaos. La taverna domina tutta la baia ed ha tavoli di legno con tovaglie a quadri bianche e azzurre.
Assaggiamo come antipasti ottimo purè di fave, feta alla griglia, saganaki, tzatzìki, dakos, domaldes e naturalmente horta, quelle gustosissime radici bollite, sorseggiando Mithos e vino bianco greco, per poi arrivare alla loro specialità, il polpo alla griglia. Al primo boccone sono stupita dalla morbidezza del polpo, cotto alla brace al punto giusto. Incuriosita, chiedo lumi al proprietario, che mi prende e mi porta in cucina. Lì trovo una vecchina vestita di nero che si appresta a grigliare il polpo. Lo afferra, lo fa bollire per 5 minuti e lo sposta su una piastra rovente per alcuni minuti e il piatto è pronto da servire. Torno al tavolo degli amici e svelo il segreto della vecchina, per poi lanciarmi sui dolci, fatti con la pasta fillo, la frutta secca e il miele, sorseggiando il rakomelo, una fantastica grappa greca calda con miele disciolto.
Finisce un'altra serata, veniamo riaccompagnati sulla terra con la barca e alzando gli occhi al cielo vedo una delle più belle stellate della mia vita, contemplo quel mare piatto e buio e osservando i miei amici mi rendo conto che averli ritrovati è stata proprio una fortuna.
primi sui motori con e-max.it
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