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Il gusto, il senso che spiega chi siamo

09 Ottobre 2012
Come ci definiscono i sapori?
Il gusto è un senso particolare. Non viene considerato importante al pari della vista o dell’udito, ma ha un ruolo importante per definire chi siamo.
Chi non ha mai usato l’espressione: “hai buon gusto”, riferendosi ad una scelta fatta da un amico?
Si parla del “sale della vita”, del “gusto per l’avventura” o del “sapore della vittoria”.
Il gusto ci definisce, riporta alle nostre origini, alla nostra cultura, ai piaceri della vita.
Pensare ad un sapore scatena nella nostra mente ricordi e sensazioni che possono essere anche tattili. Chi immagina di mangiare una pesca può richiamare immediatamente, oltre al gusto, anche il profumo e la sensazione tattile sulla lingua della pelle vellutata, della polpa sugosa o della parte piena di rilievi e leggermente più dura che è a contatto con il nocciolo.

Esistono molte differenze di percezione del gusto tra le diverse culture ed etnie.
In generale possiamo dividere in due domini di gusto il mondo: quello che si basa su un’alimentazione tendenzialmente dolce, fatta di creme, burro e carne e quello che si basa su di un’alimentazione speziata e spesso piccante. In questo caso la carne lascia il predominio ad erbe, olio e pesce. In Italia questi due stili sono ben delineati e definiti. A settentrione la prevalenza è del cibo dolce, al sud prevale quello speziato, tipico del mediterraneo.
Quando si passa da uno stile all’altro, il sapore nuovo può lasciare sorpresi e spesso ci vuole un secondo assaggio prima di capire se il nuovo gusto ci piace o no. Pensiamo ad esempio a quando ci troviamo a consumare un piatto marocchino, dai sapori decisi e piccanti o una torta tedesca, piena di marmellata, panna o zucchero.

Un dato interessante è quello che riguarda la capacità di distinguere i sapori. Con differenze dovute a fattori genetici, si possono distinguere persone “non-taster” (non degustatrici), “taster” (degustatrici) o “super-taster” (super degustatrici). Due europei su tre sono dei taster (o super taster) e solo un terzo della popolazione è non-taster. Gli asiatici sono più predisposti alla degustazione: solo il 10% della popolazione è non-taster.

Chissà a quali categoria appartengono i lettori di CavoloVerde. Ne sono certa, visto il vostro buon gusto in fatto di riviste e di ricette, siete tutti dei super-taster. Buona lettura.
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