Archivio Storico 2011-2017

x5

Miele, oro da spalmare

22 Agosto 2012
Dalle api, il rimedio della nonna contro tosse e insonnia
Nei nevosi inverni trentini della mia infanzia, il sapore del miele di tarassaco era sempre associato a quelle fastidiose tossi e al mio naso colante di raffreddore. Mia nonna aveva sempre un vasetto di questo miele contro i malanni da freddo. Per me, bimba golosa, non importava molto se il rimedio in questione funzionasse o meno: un po’ di miele lo accettavo sempre volentieri e mi preoccupavo che il cucchiaino tornasse alla nonna ben ripulito da quel nettare colore dell’oro.

Fa piacere scoprire ora che anche a livello scientifico è stato riconosciuto ciò che già la saggezza di mia nonna sapeva: il miele fa bene.
In una ricerca pubblicata su Pediatrics da un gruppo di ricercatori israeliani guidati da Herman Avner Cohen, ricercatore del Pediatric Ambulatory Community Clinic di Petach Tikva e della Sackler Faculty of Medicine della Tel Aviv University, vengono finalmente riconosciute le sue proprietà anti-tosse.
Nei bambini del campione che ogni sera hanno mangiato un cucchiaino di miele prima di andare a letto è stato registrato un sonno più sereno e una notevole riduzione degli attacchi di tosse rispetto ai bambini del gruppo di controllo.

Il miele è una produzione di api e vespe (ma non troverete spesso in giro “vespecoltori”…) che elaborano in modo naturale il nettare dei fiori e alcune produzioni degli omotteri che vivono sulle piante (la cosiddetta melata).

Il miele è stato il primo dolcificante utilizzato dall’uomo e da subito è stato identificato come “cibo degli Dei”. L’uomo lo utilizza da ben 12.000 anni e sono 8 millenni che è nata l’apicoltura. Un mestiere che sembra superfluo definire antico.

Le prime civiltà ne conoscevano già le molte proprietà (gli scienziati stavolta arrivano con svariati millenni di ritardo…) e utilizzavano il miele non solo come dolcificante, ma come alimento ad alto valore energetico che mescolavano a pane, yogurt, formaggio e altre pietanze.
Veniva utilizzato anche come rimedio naturale contro disturbi digestivi, come vermifugo, antitossico, regolatore, refrigerante, stomachico o per preparare unguenti per piaghe e ferite grazie alla sua azione antibatterica e cicatrizzante.
Era considerato anche utile per le sue proprietà dissetanti, purificanti e afrodisiache.
Veniva inoltre utilizzato per la preparazione di creme cosmetiche e come offerte nei riti di propiziazione degli Dei.

Al giorno d’oggi, con la ricerca sempre maggiore di prodotti naturali, sono già molte le persone che stanno tornando all’uso del miele al posto dello zucchero.
L’incredibile varietà di tipi di mieli reperibili permette anche di soddisfare ogni tipo di palato.
Così si va dal miele con il sapore più dolce e delicato come il quello di acacia o di agrumi a quelli dal gusto più deciso e amaro come quello di castagno o di corbezzolo.
Ogni località ha il suo miele particolare, frutto delle piante indigene. E’ davvero un piacere scoprire, ogni volta che vado in un posto nuovo, quale goccia d’oro potrò spalmare sul mio pane, senza scordare mai il sapore intenso di quel miele di tarassaco che addolciva i miei malanni invernali di bambina.

per la foto si ringrazia http://www.laboutiquedelgusto.it
primi sui motori con e-max.it
primi sui motori con e-max.it