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Il Montebore a Cibus 2012.

07 Maggio 2012
Un formaggio millenario, un genio dell'Arte, un mistero degno del Codice Da Vinci: ingredienti curiosi che affascinano 'foodies' italiani e stranieri, amanti dell'Italia da scoprire.
A Parma, al salone Cibus, non si parla solo di cibo. La Cultura con la 'C' maiuscola può intrecciare i suoi ultimi studi in materia di storia dell'arte con un formaggio, Leonardo da Vinci al matrimonio della sua modella per la Gioconda, ovvero Isabella d'Aragona. La studiosa Maike Vogt-Luerssen ha pubblicato la scoperta nel suo libro 'Who is Mona Lisa?' e ora, a distanza di 523 anni da quel matrimonio del 5 febbrario 1489, il pubblico internazionale vuole assaporare lo stesso gusto di quel giorno, da Harrods alla NY Culinary Institute of America.
Vallenostra vi aspetta al padiglione 2, stand G60. Cibus, Salone Internazionale dell'Alimentazione - XVI edizione, 7/10 maggio 2012 - Parma.

I mercati che muovono grandi numeri trovano a Cibus 2300 espositori, 350 solo nel biologico, e alcune produzioni di nicchia ad altissimo valore aggiunto. Dalla provincia di Alessandria e Asti un gruppo di piccoli produttori (Pernigotti, Levi, Le Ramate, Fongo) che fa rete usando appunto l'eccellenza come leva e si presenta allo stand G60 (padiglione 2) per l'incontro con i mercati internazionali, un settore quello dell'export che nel 2011 ha segnato un +10% nonostante il periodo economico sfavorevole. Anche per un piccolo caseificio artigianale diventa quindi importante seguire le orme di Gianluca Morino, della Cascina Garitina, che con i social network e Twitter ha instaurato un proficuo rapporto con i wine lovers mondiali. Non a caso due anni fa passò a Vallenostra per un pranzo con produttori e blogger di settore lasciando, oltre ad una gradita visita e due chiacchiere, un esempio. Durante l'ultimo Vinitaly è stato il produttore più citato su Twitter e il progetto #barbera2 un consolidato successo. Per questo, nel proprio settore, Roberto Grattone e Agata Marchesotti si affacciano ora in modo deciso verso queste nuove vie di comunicazione, perché un sito non basta e il mercato chiede qualità e prodotti rari. Nel giro di pochi mesi sono infatti migliaia i contatti su Facebook.
Il Montébore fu inserito nel 2007 nei famosi Hamper, i cesti natalizi di Harrods. Un punto importante per la diffusione e la notorietà di questo Presìdio Slow Food, raggiunto grazie a distributori capaci e impegno, perché le piccole produzioni con una grande storia sono ambite dalle boutique gourmet e ricercate dai foodies stranieri. La conoscenza dei prodotti tramite i social network permette una rapida diffusione mondiale dell'informazione mantenendo il gusto del passaparola, creando terreno fertile per passioni da convidere. Una passione che dai sapori si allarga rapidamente ai viaggi, per andare alla scoperta dei sapori e delle loro culle. ItalyVacations e RSI Group, in cooperazione con Slow Food Italia, propongono infatti viaggi con tappe alla scoperta del Montébore nei loro cataloghi. Una scoperta verso la qualità ma anche interessata alla storia, intrecciata con Leonardo Da Vinci e la Gioconda, il fascino di vedere dove nasce un formaggio millenario facendo una vera lezione con i produttori, oltre al pranzo. Un modo differente di viaggiare in Italia.
Dicono che solo i pazzi e i geni ottengono risultati che lasciano stupefatti, forse in questo caso si tratta più di follia e perseveranza che non di attitudini artistiche alla Leonardo Da Vinci. Fatto sta che coloro che nel 1999 produssero solo sette forme del loro prodotto per una fiera di settore hanno finalmente consolidato un sogno, lo hanno trasformato in una realtà che riporta in vita cascine, lavoro, pascoli, greggi e tradizioni della Val Borbera (zona del Tortonese in provincia di Alessandria) che si erano perdute. Il raro Montébore, Presìdio Slow Food, era una scommessa che faceva ridere alcuni. In un periodo in cui i territori delle zone montane si spopolano pensare di ristrutturare la cascina di famiglia ed impiantare proprio li, a Mongiardino Ligure, la propria attività era come nuotare contro corrente.
Oggi invece Vallenostra e il suo Montébore sono una meta consolidata per gli amanti dei sapori unici e inimitabili, un caseificio che unisce ai suoi formaggi a latte crudo (Cadetto, Rué, Mongiardina e molti altri) produzioni di nicchia come il vino Timorasso autoctono, i salumi artigianali e tutto quello che di più vero e autentico può offrire questo lembo di Piemonte al confine con Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna. Sapori e fascino che hanno attirato sempre più l'attezione di VIP come Gino Paoli, Beppe Grillo e Luca Cordero di Montezemolo, che possiedono una pecora del loro gregge in adozione (come possono fare tutti, ora, tramite il sito), che hanno portato gli studenti più meritevoli della CIA di New York, la più famosa scuola di cucina al mondo, ad attraversare l'oceano in gita per scoprire i segreti della produzione di questi formaggi a latte crudo e le mille possibilità che possono offrire a cuochi esperti.
il Montébore, formaggio della Gioconda, secondo l'ultima, documentata definizione. Nel 1489 si tenne a Tortona il banchetto per le nozze fra Isabella D'Aragona e Gian Galeazzo Sforza, nipote di Ludovico il Moro, Duca di Milano: Leonardo da Vinci fu gran cerimoniere scelse il Montébore come il formaggio ammesso alla nobile tavola e, secondo la studiosa Maike Vogt-Luerssen, fu Isabella d'Aragona a posare per il famoso quadro di Leonardo... quindi la nobile sposa era 'La Gioconda'. Un'interessante e curiosa scoperta scaturita dal lavoro della studiosa che ha dedicato ai ritratti della famiglia Aragona buona parte del suo impegno.
Il formaggio più raro del mondo ha avuto il suo momento di celebrità anche in televisione, alla 'Prova del Cuoco', anche la TV tedesca ARD1 ha voluto dedicargli un piccolo documentario mandando la sua troupe al seguito del formaggio, dalla mungitura alla produzione, fra ricette e consegna diretta del prodotto ai ristoranti del territorio e ai distributori internazionali.
Il 'vero' Montébore con il sigillo di garanzia, realizzato secondo il disciplinare Slow Food,
porta qualcosa di queste valli, la Val Borbera e la Valle Spinti, in giro per il mondo e di ritorno turisti che, partendo dalla curiosità per un formaggio antico e famoso, scoprono i prati e le vallate fiorite di narcisi selvatici, i corsi d'acqua, i pascoli, i castelli, le torri, gli orridi, i boschi di castagni.
La gente vuole conoscere le pecore, gli asini e le mucche da latte brune tortonesi: un viaggio, poco lontano dalle città ma lontanissimo nel tempo, la riscoperta di una tradizione che abbiamo rischiato di smarrire per sempre.
Ora non resta che assaggiarlo e amarlo, vi aspetta a Parma - Salone Internazionale dell'Alimentazione Cibus, dal 7 al 10 maggio 2012, al padiglione 2, stand G60.

Per informazioni: Roberto Grattone (+39 340.4501610); Vallenostra Agriturismo e Caseificio, Soc. Cooperativa Agricola, Cascina Valle 1, Mongiardino Ligure (AL) Italia. Telefono e fax +39 0143.94131 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.vallenostra.it
www.facebook.com/vallenostra.

Informazioni aggiuntive

  • Nome: Roberto Grattone
  • Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • Azienda: Andrea Musso Comunicazione
  • Web: http://www.vallenostra.it
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