“E’ stata un’esperienza interessante, ci siamo confrontati con il meglio della produzione vinicola italiana e siamo sicuri di non aver sfigurato, né come azienda né come territorio, con il nome di Orvieto inserito tra realtà a volte ingiustamente più famose”.
Questo il bilancio tracciato da Corrado Bottai, amministratore delegato dell’azienda Le Velette, al rientro dal Merano Wine Festival che si è svolto nel bellissimo palazzo del Kurhaus da sabato 6 a lunedì 8 novembre. Proprio l’ultimo giorno, tradizionalmente dedicato ai ristoratori, Tenuta Le Velette si è messa in mostra al Pavillion des Fleurs insieme alle altre cantine selezionate dall’Associazione Gruppo Matura per una giornata dedicata ai “produttori” con un grande banco d’assaggio e due degustazioni guidate.

I tre vini portati in degustazione da Bottai e dall’enologo Samuele Cacciarino, realizzati come tutto il resto della produzione con la consulenza dell’enologo Gabriella Tani, hanno ricevuto molti apprezzamenti confermando quanto già espresso dalle varie guide del settore. Lunato, Sole Uve e Calanco rappresentano infatti al meglio quell’unicità data dal produttore, capace di mettere in ogni bottiglia l’insieme delle sue passioni unito al pregio di un territorio a forte vocazione vinicola.

“Affacciarsi in un contesto così importante e qualificato come quello meranese – ha concluso Bottai – offre molti spunti di miglioramento per un’azienda come la nostra. Come sempre il confronto con altri territori è utile per riscontrare e apprezzare le peculiarità in cui abbiamo sempre creduto e per stimolarci a nuove sfide e nuovi traguardi”.


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