Vuoi parlarci brevemente di te, della tua vita e delle tue esperienze formative e professionali?
Sono un giovane cuoco di ventiquattro anni, diplomato alla scuola alberghiera di Chianciano Terme. Nella mia breve ma intensa esperienza formativa ho lavorato in un ristorante tipico del mio paese, Sinalunga. Dopo ho avuto il piacere di essere scelto come cuoco della Sig.ra Donatella Cinelli Colombini qui alla Fattoria del Colle.
Come nasce la passione per la cucina?
Si può dire che nasce con me, i primi odori che ho sentito e di cui ancora oggi mi ricordo, sono quelli provenienti dalla cucina di casa mia, dove da brava 'massaia' la mia nonna trascorreva buona parte della giornata.
Hai avuto un maestro o una persona di riferimento che ha ispirato la tua ricerca?
E' stata proprio mia nonna il mio primo maestro e tutt'ora è il mio punto di riferimento. Quindi la mia cucina trova le sue radici nella cucina tradizionale toscana. A ciò si è aggiunta la fiducia che la sig.ra Donatella, credendo nelle mie qualità ancora non del tutto maturate, mi ha dato.
Esistono libri che per te sono stati se non fondamentali, di grande aiuto?
Diciamo di grande aiuto, poiché mi piace usarli per prendere spunti ma poi rielaborare le ricette per renderle più appetibili in chiave moderna e quindi più mie.
Come definisci la tua cucina?
Sana e dagli intensi sapori
Che peso ha la tradizione nella tua cucina?
Fondamentale. E' proprio la base su cui si sviluppa.
Quali sono le idee innovative che intendi esprimere?
Più che idee innovative il mio intento è di rivisitare gli antichi sapori per renderli più in linea con le attuali tendenze culinarie pur non allontanandosi dalle tradizioni toscane.
Cosa ne pensi delle tendenze attuali della ristorazione?
E' doveroso anche nella ristorazione non rimanere fermi ma allinearsi alla continua evoluzione del settore e quindi soddisfare in qualità le richieste dei clienti non dimenticandosi della tipicità del territorio e le sue tradizioni.
Quali sono gli ingredienti del tuo successo?
Uso prodotti genuini che il territorio ci offre in grande quantità e l'elemento umano di collaborazione con il mio staff, sempre pronto a dare il meglio per la riuscita di ogni piatto.
Cibo, ristorazione e internet. Cosa ne pensi del web come mezzo di comunicazione per parlare di ristorazione?
Tutto ciò che ci permette di comunicare è importante e quindi anche internet a condizione che venga usato nel modo corretto.
Usi i social network? Se sì, quali? Che esperienza ne hai ricavato?
Uso in particolare facebook. E' un modo per socializzare e scambiarsi delle idee tra amici che hanno intrapreso strade diverse.
Cosa ne pensi dello show food, il cibo che stupisce?
Spesso nello show food viene data troppa importanza al fattore visivo, tralasciando ciò che per la mia cucina è essenziale, il gusto.
C'è un ingrediente che detesti e uno che adori?
Non ci sono ingredienti che detesto o che adoro in assoluto ma ingredienti che utilizzo di più o di meno. Amo cucinare la cacciagione ed esaltarne i sapori utilizzando soprattutto le erbe aromatiche della nostra zona.
Cosa mangi tu a casa?
Le poche volte che mangio in casa approfitto ancora di mia nonna e della sua cucina; in particolare amo le ricette a base di erbe selvatiche.
Ma tu vai a mangiare al ristorante? Se sì, cosa prediligi?
Di rado. Mi faccio stuzzicare dalla fantasia che il menù mi propone per confrontarmi con le idee dei colleghi.
Quali sono i metodi di cottura che prediligi?
Quelli tipici della nostra cultura cioè lunghe cotture come quelle utilizzate per gli stufati ed i brasati e nella preparazione delle nostre zuppe.
Che consiglio daresti ai giovani che vogliono diventare chef?
Alla base di questo lavoro c'è la consapevolezza di non fermarsi mai ed avere sempre voglia di superare i propri limiti giorno dopo giorno.
Cosa ne pensi delle guide, delle forchette, dei cappellini assegnati dai grandi network dell'informazione?
Possono essere delle gratificazioni importanti a livello commerciale per uno chef, ma non sottovaluto i complimenti che la gente comune mi manifesta.
Cosa ne pensi dei fast food, dello street food e della moda di mangiare di corsa, in piedi...
Per l'evolversi della società moderna e la vita frenetica delle persone può essere una soluzione, anche se la più errata. Io per esempio anche se ho una vita frenetica prediligo lo stare seduto e tranquillo a tavola.
Definisci te stesso in poche battute
Giovane e con tanta voglia di imparare rimanendo legato alle tradizioni di questo territorio.
Ristorante 'Osteria di Donatella'
Il Ristorante si trova all'interno della fattoria cinquecentesca
Fattoria del Colle di Trequanda
Loc. Il Colle , 53020 Trequanda - Siena Tel. +39 0577 66 21 08 - Fax +39 0577 66 22 02
www.cinellicolombini.it
Breve news sul mondo di Donatella Cinelli Colombini, un mondo fatto di donne
Nata nel 1953 in una famiglia di produttori di Brunello di Montalcino, Donatella Cinelli Colombini si è laureata in Storia dell'arte medioevale. Nel 1993 ha fondato il 'Movimento del turismo del vino' ed ha inventato 'Cantine aperte', la giornata che in pochi anni ha portato al successo l'enoturismo in Italia. Oggi insegna nei Master post laurea di tre università. Dopo un'esperienza di 14 anni nella fattoria di famiglia, nel 1998 ha creato la sua azienda composta dalla Fattoria del Colle a Trequanda – con la cantina del Chianti e il centro agrituristico - e il Casato Prime Donne a Montalcino. Qui avviene la produzione del Brunello in una cantina dove, caso unico in Italia, lavorano solo donne. Nel 2003 ha vinto l'Oscar di miglior produttore italiano assegnato dall'AIS Bibenda e ha pubblicato il Manuale del turismo del vino seguito, nel 2007, dal manuale Marketing del turismo del vino. Dal 2001 è Assessore al turismo del Comune di Siena. Fra le sue realizzazioni il 'trekking urbano' una nuova tipologia di turismo sportivo che, da Siena, è stato esportato in altri 34 capoluoghi italiani. E' delegata toscana delle Donne del Vino e – dal 2008- vice presidente dell'Enoteca Italiana.
LA RICETTA
CIANFRICOLA SENESE
Ingredienti:
2 spicchi di aglio
500 g pelati
1litro di brodo
5 uova
sale, pepe, peperoncino
far soffriggere l'aglio in poco olio ...e farci cuocere i pelati
aggiustare di sale pepe peperoncino
... a parte preparare una stracciatella con l'uovo e il brodo
una volta cotto aggiungere la stracciatella all'uovo al pomodoro
far tostare il pane, disporre su di un piatto con un filo d'olio e aggiungere il pomodoro mescolato all'uovo ....
servire calda aggiungendo un uovo di quaglia fresco.
....e buon appetito..........
il tutto accompagnato da un superbo bicchiere di vino di Cenerentola Doc Orcia della Fattoria del Colle di Trequanda.
x5