Archivio Storico 2011-2017

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Claudio Sadler

21 Marzo 2014
Lo chef che disegna i piatti e adora il caviale
Claudio Sadler non ha bisogno di presentazioni.
Chef pluristellato con all'attivo un ristorante che porta il suo nome, "Sadler" e una trattoria moderna "Chic 'N Quick".
Sotto le sue mani esperte ogni piatto diviene arte, creazioni uniche che nutrono prima la vista e poi il gusto.
L'abbiamo intervistato per voi, ecco cosa ci ha raccontato.

D: I suoi piatti sono, prima di tutto, delle vere e proprie opere d’arte. Quando crea una ricetta, pensa anche a come presenterà il piatto oppure quello viene da sé, dopo che l’ha realizzato, come ultimo tocco d’artista?

R: In linea di massima tutto viene progettato in ufficio, disegnando il piatto e colorandolo con dei pennarelli per capire i contrasti di colore. Poi, ovviamente, c’è sempre il colpo di coda, la pennellata finale che si realizza all’atto della strutturazione del piatto.

D: Nei suoi ristoranti si tengono corsi di cucina aperti a tutti, ma qual è il corsista tipo che viene a seguire le sue lezioni?

R: Solitamente sono appassionati di cucina non professionisti, a volte hanno partecipato anche chef. Vengono nel mio ristorante SADLER a Milano, dove tengo i corsi, e passiamo insieme un pomeriggio in cui realizziamo insieme un vero e proprio menù di 4 portate. Una volta terminate le preparazioni, verso le 20,00, la serata si anima con ospiti, amici e parenti dei corsisti che hanno l’occasione di degustare insieme i piatti preparati durante la lezione. Tutte le date delle lezioni sono consultabili sul mio sito www.sadler.it

D: Lei è uno chef affermato, pluristellato e riconosciuto nella sua fama di grande chef. Ma come mai, tanti anni fa, decise di intraprendere questa strada?

R: Per me è stata una naturale evoluzione del mio modo di essere.. la cucina è stata sempre una grande passione che ho coltivato per tutta la vita cercando di migliorarmi continuamente. E tutt’ora continuo a farlo.

D: Ristorante creativo il Sadler, trattoria moderna lo Chic‘n Quick. La cucina ovviamente li differenza, in cosa soprattutto?

R: Da Chic’n’Quick la tipologia di cucina proposta è leggermente più semplice, la carta dei vini meno impegnativa e il servizio più informale, ma sempre di qualità. Mi piace molto lavorare da Chic’n’Quick perché mi rilassa, è un ambiente informale e diretto in cui metto il mio personale impegno affinché sia tutto ben fatto. Sadler, come si può immaginare, propone tutto al massimo livello, con una cura e un’attenzione che ci sprona sempre a migliorare perché ci spinge sempre al limite delle nostre capacità..

D: Definisce la sua cucina “moderna e in evoluzione”. Quali sono le idee innovative che intende esprimere con essa?

R: Semplicità, eleganza, leggerezza, e freschezza. Elementi che devono ritrovarsi nei concetti della tradizione per evolverla e attualizzarla in chiave moderna.

D: Cibo, ristorazione e internet. Cosa ne pensa del web come mezzo di comunicazione per parlare di ristorazione?

R: La rete, per citare Jannacci, “la g'ha la forza de leon”. E’ sicuramente un modo per dire sempre ciò che si pensa e per rappresentarsi al modo virtuale, nella speranza che poi si traduca in qualche cosa di reale.

D: Nei momenti liberi da impegni lavorativi mangia mai nei ristoranti? Se sì, cosa predilige?

R: Amo andare al ristorante, mangio ciò che mi sento di mangiare in quel momento, ascolto il mio corpo, mi piace godere del cibo. Non faccio valutazioni sullo chef che cucina, in generale un ristorante e la sua cucina mi piacciono o non mi piacciono. Per quanto riguarda le pietanze mi piace mangiare tutto anche se prediligo il pesce e adoro il caviale.

D. Una domanda a bruciapelo: cosa si mangia nel quotidiano a casa di Claudio Sadler?

R: Anche a casa preferisco il pesce, in tutte le sue forme. Ma amo molto anche i salumi e i formaggi…
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