Maria Elena Curzio è una simpatica signora che ha deciso di reinventarsi nella vita creandosi un posto di lavoro ad hoc: quello della cuoca a domicilio. Lei, assieme a un gruppo di altre volonterose signore, ha appena iniziato questa nuova esperienza nella sua Catania.
Maria Elena Curzio, come nasce la sua passione per la cucina e quindi l'idea della cuoca a domicilio?
Da sempre cresciuta in una cucina piena di sapori ed odori, a Napoli, quando sono venuta a Catania 20 anni fa, il mio bagaglio più prezioso era il libro di ricette di mia nonna Iolanda, dove sfogliandolo, sentivo l'odore della sua pastiera, dei consigli su come impastare, e mi e' stata di aiuto per una nuova vita, cucinavo con amore per la mia famiglia, ma molti amici mi chiedevano sempre più, spesso di aiutarli nelle loro cene, compleanni o pranzi di famiglia, e la mia passione cresceva, fino a che ho deciso, di realizzare il mio sogno. Volevo cucinare per le persone, non aprire un ristorante, ma coccolare il mio commensale cucinando i suoi piatti e il cuore, offrendo, le mie conserve, realizzando il centrotavola, trattandolo come uno di famiglia. Cosi' e' nata l'idea di fare la cuoca a domicilio, un lavoro che potevo inventarmi, ogni giorno, e che si basa sul passaparola, sull'intraprendenza che ci metto nel proporre i miei corsi di cucina, per adulti e bambini, per i menu' personalizzati, per i corsi per turisti stranieri dove faccio assaggiare solo prodotti tipici e stagionali.
Quando è nata ufficialmente la sua associazione?
l'associazione nasce lo scorso 25 maggio, perché volevo andare alla famosa 'Festa a Vico' di Gennaro Esposito e rappresentare un mestiere poco conosciuto e quindi seguendo il suo consiglio ho cercato e riuscita a coinvolgere nel mio entusiasmo le cuoche a domicilio, sparse in Italia.
Quante sono le socie della sua associazione, a oggi?
Le socie fondatrici sono 5, ma alla festa a Vico eravamo 8 ed e' stato quello il nostro battesimo. Noi vogliamo rappresentare delle donne appassionate di cucina della propria terra, e delle tradizioni, conservarle, proteggerle e trasmetterle, difendendo i piccoli produttori e aiutandoli a farsi conoscere nella diversità con l'aiuto delle nostre ricette, il nostro lavoro e' permettersi il lusso della semplicità.
Come siete organizzate? Come avviene l'esperienza di cucinare per qualcuno che non è, diciamo, della famiglia?
Noi ci organizziamo cosi', anche se ognuna ha una sua caratteristica: incontriamo la padrona di casa, vedendo come sono organizzate l'abitazione e la cucina, ascoltiamo l'esigenza del menù e consigliamo sulla scelta, poi andiamo a far la spesa, prepariamo le basi, e qualche ora prima dell'evento , andiamo a casa della signora, cuciniamo, aiutiamo nel porzionare e spiegare in modo discreto i nostri piatti, e alla fine raccogliamo le nostre cose, puliamo tutto quello che abbiamo sporcato e la signora dovrà solo godersi i suoi ospiti.
Dalla Festa di Vico le socie sono poi aumentate? Avete avuto un riscontro positivo?
Sì,le socie che stanno aderendo alla nostra associazione sono arrivate ad essere una trentina. Tutte abbiamo anni di esperienza, di corsi di perfezionamento, di studio della materia, dato che la nostra associazione presta molta attenzione alla preparazione ai cibi per celiaci ed intolleranti al lattosio. Poi organizziamo spesso pranzi per compleanni, battesimi, in famiglia, cene a sorpresa e per parenti conoscersi prima di un matrimonio.
Ci saranno quindi molti progetti per il futuro.
In cantiere ne abbiamo tanti, come collaborare ad aprire una scuola di cucina per aiutare i disabili ad essere autonomi e a insegnare a cucinare ai normo dotati, poi quello di creare una manifestazione in Sicilia dove le socie possano presentare l'Italia e i piatti regionali, spesso dimenticati,
Vorremmo poi collaborare con il Molino Quaglia per il recupero delle farine tradizionali e in scomparsa,ma soprattutto far capire il senso dell'associazione e recuperare un passato che ci aiuta ad andare più felici verso il futuro.
Un ricordo simpatico delle vostre prime uscite come cuoche a domicilio?
Un aneddoto simpatico riguarda il fatto che i primi contatti con le socie fondatrici li avevo avuti per mail, e ci siamo quindi incontrate solo il giorno prima della manifestazione a Vico Equense. Devo dire che non c'e' stato neanche un attimo di imbarazzo, subito ci siamo messe a cucinare insieme come se lo avessimo sempre fatto, questo spiega che quando c'e la stessa passione tutto si può fare e tutto nasce in cucina dove si ragiona colla pancia, con il cuore ,con la testa.
Per chi desiderasse contattare l'associazione:
Maria Elena Curzio
Tremestieri Etneo, Catania
via Mario Rapisardi, 5
tel. 3404121035, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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