Quando per la prima volta sono andata sull'originale blog di Rita Loccisano “A mouse on the table” mi son trovata di fronte foto di pecorelle, raganelle e bouquet colorati. Fin qui tutto normale, se non fosse che le sue pecorelle non belano, le sue raganelle non gracidano ed i variopinti bouquet non son fatti di fiori ma di frutta, ortaggi e…tramezzini! Rita ha infatti creato una nuova forma d'arte, il VisualFood, un'arte bipartesan che mette d'accordo sia chi vede solo il bello delle cose sia chi ci vuol trovare anche del buono; ecco quindi che dove noi vediamo solo un pomodoro lei vede tutt'altro e con pochi intagli crea una coccinella a decoro di un piatto, così come con delle chips di patate crea dei suggestivi mazzi di orchidee e via dicendo, oggetti prima da ammirare, e poi (e qui è la novità) da gustare fino all'ultima briciola!
- Rita, ti occupi di intaglio e decorazione in cucina da un ventennio. Come ti è nata poi l'idea del Visual Food?
Il VisualFood® è nato proprio in risposta ed in alternativa a quelle arti, come l'intaglio vegetale tradizionale o le sculture di burro, che privilegiano l'estetica a discapito della funzione e che trattano gli alimenti come pura decorazione, generando spesso sprechi di cibo. Vi faccio qualche esempio. Nei manuali di intaglio classico si vedono bouquet di verdure intagliate in cui gli ortaggi (spesso anche ortaggi che non possono essere consumati a crudo, come zucca o patata) sono a contatto con fogliame da fiorista, notoriamente trattato con prodotti tossici. In altri casi si usano colle non vegetali per unire i pezzi e in altri ancora ci sono così tanti stecchini nascosti che se si provasse ad addentare quella composizione ci si troverebbe la bocca infilzata di stuzzicadenti. In poche parole, queste composizioni non sono pensate per essere consumate, ma solo per decorare. Io penso invece che il cibo debba essere trattato con più rispetto e che nulla ci impedisca di creare composizioni che rispecchino l'etica del non spreco, che è sempre più attuale e non solo perché c'è crisi. Così mi sono posta l'obiettivo di creare esclusivamente composizioni commestibili con frutta e verdura, ma anche con pane, pasta, patatine, salumi, formaggi, sottaceti… insomma ogni tipo di alimento, perché tutto può essere presentato in maniera creativa e sorprendente.
- Da un'idea ad un blog e poi a corsi in tutta Italia, il passo è stato breve?
Brevissimo. In realtà l'idea è maturata dopo l'apertura del blog, proprio mentre realizzavo i filmati di decorazioni tradizionali come la coccarda di porro, la rosellina di pomodoro, il topolino di ravanello e così via. Vuoi perché non esisteva un blog che si occupasse solo di estetica dei piatti, vuoi perché chi ama ricevere ha un'innata voglia di stupire i suoi ospiti, alla fine sono stati i lettori stessi a chiedermi di organizzare per loro dei corsi. Il tutto appena sei mesi dopo l'apertura del blog.
- Potremmo definirti una creatrice di opere edibili, tra le tante che hai realizzato qual è la tua preferita?
La pecorella di cavolfiore. L'avevo disegnata e progettata, avevo bene in mente come sarebbe dovuta essere. Ma quando l'ho vista davanti a me, finita… me ne sono innamorata: era molto più bella di come l'avevo immaginata! Grazie anche a mio figlio che mi ha dato qualche dritta per le orecchie. I miei figli sono i miei consiglieri, hanno il senso delle proporzioni e mi sanno sempre dare un parere competente. Quando ho dubbi chiedo a loro.
- Ti capita di creare opere di VisualFood su richiesta? se sì, per quali occasioni te le commissionano?
Sì, mi è capitato proprio negli ultimi mesi. Un'azienda americana mi ha commissionato la progettazione di VisualFood© con i loro prodotti. Useranno le foto di queste creazioni per le etichette dei prodotti stessi, i cataloghi, il sito web e la pubblicità. Quella del VisualFood design è un'area che prevedo avrà grandi sviluppi, anche se probabilmente ciò avverrà più all'estero che in Italia.
- Frutta, verdura ma anche salumi e formaggi, sono li a far bella mostra di sé per nutrire prima di tutto i nostri occhi, ma dicci, come fanno le tue opere a non soccombere sotto l'attacco inevitabile dell'aria?
Per ogni piatto c'è una tecnica. Spesso si possono preparare dei "pezzi" in anticipo e finire la composizione all'ultimo momento, in altri casi ci sono dei "trucchi" per mantenere la catena del freddo. Per ogni piatto che insegno a realizzare spiego anche come organizzarsi in anticipo o quali accorgimenti tenere per farlo rimanere fresco più a lungo. In ogni caso il piatto deve arrivare in tavola fresco, bello da vedere e buono da mangiare. Non si deve pensare però a ogni piatto come a una scultura che richiede ore di lavoro. Al contrario! Spesso si tratta proprio di presentare le solite cose in un modo nuovo e con gli stessi tempi di preparazione! Basta solo impadronirsi delle tecniche.
- Qual è il frutto o l'ortaggio con cui più ti diverte "lavorare"?
Non c'è un alimento prediletto, se è questo che intendi dire. Trovo certi frutti più versatili di altri, ad esempio la pera e la mela, ma forse è perché li trovo disponibili tutto l'anno. In realtà mi piace sperimentare con alimenti sempre nuovi e con cibi mai lavorati prima. Ad esempio sono la prima ad aver intagliato una mozzarella, ad aver realizzato composizioni con patatine, ad aver trasformato delle cipolline sottaceto in fiori e così via. Ho tanti campi ancora da esplorare e non vedo l'ora di potermici cimentare.
-E' il cibo che ti ispira l'opera creativa o parti da un'idea e poi decidi con quali prodotti realizzarla?
Entrambe le cose. A volte è la forma di un prodotto che mi ispira delle composizioni. Ad esempio, quando ho osservato per la prima volta con gli occhi di VisualFood Designer le comuni patatine in sacchetto ne ho visti dei petali perfetti. Sono ondulate, ricurve su se stesse, movimentate, semplicemente meravigliose! Altre volte ho in mente la composizione finale e cerco poi i prodotti per riprodurla. E' stato così ad esempio per il pinzimonio di Natale, dove volevo creare delle stelle di Natale (la pianta conosciuta anche come Poinsettia) con verdure che potessero poi essere consumate come contorno in pinzimonio.
- A Febbraio pubblicherai il tuo primo libro, come sarà strutturato?
Nella prima parte descriverò i principi del VisualFood©, gli attrezzi, le regole per comporre un piatto e tante tecniche. Nella seconda e più corposa parte ci saranno esempi di applicazioni del VisualFood© dal segnaposto al dolce e per ogni categoria le foto passo passo per realizzare alcune composizioni. Ci saranno tantissime immagini, ma anche tanto contenuto.
- Sulla tua pagina Facebook leggiamo che stai registrando delle puntate per una trasmissione televisiva e a settembre ti vedremo sul canale Sky "Easybaby", parlaci di questa esperienza
Si tratta di una trasmissione dedicata a genitori e bambini in cui farò vedere come grandi e piccini possano stare insieme in cucina divertendosi. Con me in studio ci saranno dei bimbi e insieme realizzeremo tanti semplicissimi e divertenti piatti VisualFood©. Per i bambini sarà un modo per vivere la tavola come una prosecuzione del momento di gioco e non come interruzione. Inoltre sarà un ottimo spunto per i genitori, perché potrà creare occasioni per cementare il legame genitori-figli facendo insieme qualcosa. Ho già lavorato in passato con i bambini e so che sono un vulcano di energie e di creatività, sono sicura che imparerò moltissimo da questa esperienza. L'altra novità è che girerò in uno studio televisivo vero e proprio, sono già stata ospite altre volte in tv ma questa è la prima volta che ho una trasmissione tutta mia.
p.s. la pecorella è anche la mia preferita. Semplicemente d e l i z i o s a! (N.d.R.)
x5