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Il Panone, o pane di Natale

15 Dicembre 2011
Quando si dice la ricca, la dotta, la grassa...
Le ricette natalizie sono davvero tantissime e sarebbe bello poter ritrovare antichi quaderni scritti dalle massaie per risalire alle origini di ogni piatto della tradizione. Fra le preparazioni particolari da non dimenticare è il cosiddetto Pane di Natale, che è legato soprattutto alla città di Bologna, Modena e provincia. Si tratta di un dolce di origine contadina, nato dall'esigenza di utilizzare i prodotti locali del territorio dell'Emilia Romagna. È un pane dolce molto condito per la cui preparazione, oltre all'impiego di molti prodotti locali come mostarda di mele cotogne, miele, fichi, è indispensabile il famoso liquore di Sassuolo, il Sassolino, e il 'savor', meglio conosciuto come mosto cotto.
L'esterno, poi, può essere guarnito a piacere con cioccolato, frutta secca e canditi. È conosciuto pure come Panone di Bologna e nella notte del 24 dicembre è immancabile nelle tavole della gran parte dei cittadini, addirittura le persone anziane usano, memori di un'antica tradizione, lasciare sulla tavola apparecchiata un pezzo di panone perchè nella notte di Natale si dice che gli angeli scendano per poter mangiare un pezzo di questa prelibatezza.
C'è chi giura che la mattina il pezzo di panone sia più piccolo...
Una volta gli ingredienti erano meno ricchi perchè mancava tutto il ben di Dio che abbiamo a disposizione ora, ma ognuno si adoperava affinchè, anche a costo di grandi sacrifici, questo dolce fosse il più ricco possibile.
La ricchezza di questo variopinto pane ha anche un senso religioso: quello di onorare la tavola nelle festività religiose. La festa premessa della gioia, quasi a voler oggi ribadire che nel mangiare c'è quell'amore di relazione che dà senso al vivere.
Oltre al panone, a Bologna un altro pane dolce tipico è il certosino, di aspetto molto simile al panone ma più speziato, diciamo che lo si può avvicinare come sapore e consistenza al panpapato ferrarese.
Il Panone di Bologna, nonostante il suo nome un po' buffo, non sfigurerà di certo sulle tavole splendidamente addobbate in occasione delle festività natalizie, serve solo tanta pazienza per la sua preparazione un po' lunga ed elaborata.

Ricetta

Kg. 3,5 farina
kg. 1,5 zucchero
gr. 800 burro
14 uova intere
lievito 7 bustine (da 25-30g)
scorza di 4 limoni
gr .200 zucchero vanigliato
gr. 150 cacao amaro
gr. 150 cacao zuccherato
gr. 350 cioccolato fondente tagliato grossolanamente
gr. 400 mostarda di mele cotogne
liquore Sassolino
gr. 800 frutta candita mista a cubetti
gr. 700 cedro candito
gr. 600 ciliegie candite rosse e verdi
gr. 400 arancia candita
gr. 700 noci (peso prima di sgusciarle)
gr. 800 arachidi (peso prima di sgusciarle)
gr. 700 uvetta sultanina
gr. 800 mandorle spellate
gr. 700 fichi secchi sminuzzati
lt. 2 latte (più eventualmente quello che dovesse occorrere per impastare)
1 bottiglia vino bianco
liquore Sassolino
2 bicchieri di Savor
miele

Versare la frutta candita mista, il cedro candito, le ciliegie candite, le arance candite, le noci, le arachidi, le mandorle, i fichi secchi e l`uvetta sultanina in un contenitore capiente, aggiungere il vino, un bicchierino di Sassolino, un bicchiere di Savor, ricoprire e lasciare insaporire per una notte intera. Il giorno successivo, sciogliere il burro a fuoco lento e fare intiepidire. Grattare la scorza dei limoni.
Scolare tutta la frutta candita e quella secca e mettere da parte gr. 350 di cedro candito, l`arancia candita, le ciliegie candite, gr. 200 di mandorle e gr. 150 di cioccolato fondente. Questi ingredienti serviranno per la guarnizione del pane. Tagliare a cubetti il cedro restante che verrà aggiunto nell`amalgama assieme alle mandorle rimaste che avrete lasciato intere, alle noci e alle arachidi.
In un contenitore molto capiente porre tutti gli ingredienti, meno quelli che serviranno alla guarnizione, e aggiungere lt. 2 di latte a temperatura ambiente e un mezzo bicchierino di Sassolino. Cominciare ad impastare energicamente. Qualora fosse necessario, unire ancora del latte, fino ad ottenere un impasto consistente (ne troppo morbido ne troppo duro).
Versare l`impasto in stampi da forno in stagnola fino ad un`altezza di circa 2.5 cm. La pasta infatti cuocendo lieviterà, raddoppiando il suo volume. Sminuzzare grossolanamente i canditi di cedro e le arance messi da parte per la guarnizione esterna, e decorare i Panoni aggiungendo le mandorle, il cioccolato a pezzi, le ciliegie, precedentemente accantonati. Porre in forno preriscaldato a 180° per un`ora circa, controllare con uno stecchino che il centro non sia umido e toglierlo dal forno.
Una volta che gli stampi avranno raggiunto la temperatura ambiente, cospargere poco Sassolino sulla superficie del dolce e spennellare con il Savor. Infine, trascorsa almeno un`ora, sciogliere a fuoco molto basso 4 cucchiai di miele e 2 cucchiai di Sassolino e cospargere di nuovo il pane ottenuto sulla superficie, così da lucidarlo. Questo dolce si mantiene anche un mese, se conservato in un luogo fresco e ben protetto.
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