Le castagne sono senza dubbio il frutto autunnale ed invernale per eccellenza. Sin da piccoli, siamo abituati a collegarle alle stagioni più fredde e all’idea di famiglia e caminetto, ma in pochi si chiedono veramente quali siano i portenti di questo frutto così nutriente e prezioso e in pochi esplorano le tante maniere in cui si può utilizzare.
Dalle castagne lesse, a quelle in padella, passando per le castagne sciroppate , fino ai dolci a base di castagne, le paste, le bevande e le farine, sono veramente tanti i modi per utilizzarle e assaporarle.
Ma perché sono così consigliate?
Le castagne sono innanzi tutto ricche di amidi e fibre, ma anche di vitamine, oligominerali e sono un eccezionale ricostituente psico-fisico naturale, in grado di dare forza, energie e sostegno durante il periodo più freddo.
Non è un caso infatti che in antichità le castagne venissero considerate come un dono preziosissimo della natura, in quanto potevano sfamare intere famiglie anche negli inverni più rigidi, non solo per la grande quantità di castagneti, ma anche perché questo frutto si conservava a lungo e si prestava a moltissime ricette e utilizzi.
Era talmente prezioso, che spesso veniva utilizzato anche come moneta di scambio e i boschi venivano tenuti puliti proprio per facilitarne la raccolta, momento di grande festa e vivacità per le comunità montane.
Si tratta infatti di un prodotto soprattutto montanaro e molto popolare, che negli ultimi decenni, con l’avvento della cultura del benessere, è stato soppiantato da prodotti più raffinati, ma non per questo più validi.
Infatti, anche se si tratta di un frutto particolarmente povero e “casareccio”, è anche un tipo di alimento che non richiede uso di fitofarmaci e che, crescendo in natura, rientra pienamente nei canoni dell’alimentazione biologica.
E per quanto si tenda a consumarle come dolce o come spuntino, sarebbe molto più appropriato renderle la portata principale del proprio pasto. Per quanto infatti vengano classificate come frutto, le castagne sono in verità un seme, contenuto all’interno del frutto che è il riccio, che bisognerebbe paragonare ai cereali in quanto a proprietà nutritive e capacità produttive.
A livello di proprietà curative e benefici, le castagne non contengono glutine, dunque possono essere mangiate da tutte le persone affette da morbo celiaco. Oltretutto, trattandosi di un alimento particolarmente digeribile, è consigliato nei casi di anemia e inappetenza, oltre che per tutti coloro che soffrono di problemi d’intestino, in quanto ricche di fibre. Le castagne vengono infatti raccomandate nelle diete per prevenire disturbi gastrointestinali, accelerando il transito di sostanze nell’intestino.
Luca Pavesi