Archivio Storico 2011-2017

x5

Al 'Balson' ad la razdora

21 Settembre 2011
La ciambella dura di una volta
Il dolce di cui vi voglio parlare fa parte di quei dolci finiti nel dimenticatoio, che ormai si trovano solo nei forni della bassa modenese, nelle sagre di paese e in qualche rara trattoria dove la titolare stessa sta ai fornelli.
Raramente lo si trova nelle sue forme originarie a 'esse ' o con il buco, è rimasta la forma più classica, a pagnottona leggermente schiacciata e affusolata, cosparsa di zuccherini o di 'bilini' (filini sottilissimi di zucchero colorato).
Spesso lo si trova farcito con la marmellata di more o di frutti rossi.
L'impasto è molto semplice, è la base di molti altri dolci locali tipici come gli zuccherini o i tortellini alla marmellata (conosciuti anche come raviole), non si effettua una lievitazione tale da rendere il dolce soffice ma si cerca di avere una forma piatta, tipo pane di pasta dura alla ferrarese, secco e friabile.
Infatti questo Balson (o brazadela, o ciambella dura) è a pasta secca e asciutta e si presta a essere 'tocciato' (ovvero inzuppato) nel Lambrusco, o in altri vini bianchi del territorio, tipo Albana o Pignoletto, ed è comunque molto gradevole anche tocciato nel caffelatte o nel latte. È un dolce da famiglia, per la mamma che vuole dare ai propri figli una colazione o una merenda nutriente e genuina.
Io sono solita servirlo da tocciare nello zabaione al marsala.

Ricetta:

500 g farina 00
200 g zucchero
100 g burro molto morbido
1 bustina di lievito per dolci
3 uova (trattenere una parte di tuorlo)
1/2 bicchiere latte freddo
zucchero semolato grosso
scorza grattugiata di limone
una bustina di vanillina

Mettere la farina sul piano di lavoro, mescolare uova e zucchero con la forchetta e versarli al centro, aggiungere il burro quasi sciolto, la scorza di limone e la vanillina e cospargere la farina con il lievito, impastare e servirsi di latte quel tanto da avere un impasto morbido.
Si mette una carta da forno sulla lastra, si dà una forma schiacciata, leggermente affusolata agli estremi, o leggermente smussata negli estremi, si incide a grata in diagonale o solo tagli diagonali, si spennella o con solo latte o con rosso d'uovo e latte, si cosparge con zucchero semolato grosso o anche granella di zucchero, si cuoce a forno ventilato a 160-165° per 30-35 minuti.

Zabaione al Marsala

3 tuorli d'uovo
60 gr. di zucchero semolato
6 cucchiai di Marsala

Sbattere le uova con lo zucchero fino a quando il composto non sarà sbiancato e molto cremoso, aggiungere a filo il Marsala continuando a sbattere dolcemente in modo che il liquore venga incorporato completamente.
primi sui motori con e-max.it
primi sui motori con e-max.it