L’atmosfera del Carnevale ci contagia sempre tutti, grandi e piccini, con la sua voglia di allegria, con il desiderio antico che finisca l’inverno e arrivi finalmente la primavera, il tepore del sole e le primule che sorridono sui prati delle nostre valli.
E anche chi non indugia in carri e mascherate, ma si ferma a respirare sulla porta di casa quell’arietta frizzante che porta ricordi di un tempo perduto, difficilmente si sottrae al fascino dei dolci fritti. Già, perché la maggior parte dei dolci carnascialeschi sono fritti. Fanno male, contengono il colesterolo, appesantiscono il fegato, alzano il diabete… però sono buoni. E carnevale non sarebbe carnevale senza le castagnole!
Sono moltissimi in Italia i dolci fritti di carnevale, e si possono distinguere in due grandi categorie. Alla prima appartengono le sfrappole, come le chiamano a Bologna, frappe a Modena, chiacchiere a Milano, bugie a Torino, crostoli a Venezia.
Sono nastri di pasta dolce fritta nello strutto, insaporita con un poco di liquore d’anice e coperta di zucchero a velo, variamente intrecciate e annodate, o, come dice l’Artusi “accartocciate”.
Alla seconda categoria appartengono le paste fritte ripiene, le frittole con uva sultanina e scorza di limone, i tortelli con la marmellata di amarene, i tortellacci, ripieni di castagne o marronata, le castagnole con la buccia d’arancio e lo zucchero a granelli, mentre i tortelli milanesi sono ripieni di... aria!
Io preferisco i dolci fritti classici, come le sfrappole che il Direttore cucinava prima che venisse sta moda delle diete, Maremma affamata di buono...
Sfrappole
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
300 g di farina, 2 uova, 100 g di zucchero, la scorza di un limone, una bustina di lievito, 50 g di burro, un bicchiere di cognac, una bustina di zucchero a velo, olio per friggere.
PREPARAZIONE
Impastate la farina con le uova, lo zucchero, il lievito, il burro fuso, poi unite il cognac e la scorza di limone grattugiata. Lavorate bene il composto, poi lasciatelo lievitare per un’ora. Quindi stendete con il matterello la sfoglia e ritagliatene delle strisce di una decina di centimetri. Friggete le chiacchiere nell’olio bollente, scolatele, passatele in un foglio di carta da cucina per assorbire l’olio in eccesso e cospargetele di zucchero a velo.