Archivio Storico 2011-2017

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Il miele del Vesuvio

18 Luglio 2011
per essere belli sia dentro che fuori
Giorni fa leggevo un articolo su CAVOLO VERDE dell'emerita psicologa Stefania Zuccari, la quale enunciando i risultati di un sondaggio della CIA (confederazione italiana agricoltori), ci informava sui gusti degli Italiani, i quali a quanto pare consumano poca frutta, verdura e olio extravergine, dando più spazio a pizza, pasta e pesce. Ma il dato che sorprende e rammaricante è l'esclusione totale del miele dalla classifica dei dieci alimenti più consumati.
La spiegazione più logica che riesco a fornire è che probabilmente c'è poca informazione sui benefici di questo alimento e soprattutto poca abitudine ad introdurlo nella nostra dieta quotidiana. Eppure il miele ha una storia antichissima che risale agli Egizi, i quali già ne conoscevano le proprietà antisettiche, mentre i Romani oltre ad utilizzarlo in cucina, lo apprezzavano anche come prodotto di bellezza.
Inoltre la produzione di miele avviene con un processo collettivo così affascinante che grandi filosofi e scienziati del passato hanno studiato la complessa vita sociale delle api.
Tra i boschi del parco nazionale del Vesuvio viene prodotto uno dei migliori mieli in italia, che oltre ad essere consumato fresco, è l'ingrediente essenziale per i torroni di Benevento e altre specialità dolciarie.
Nel parco nazionale del Vesuvio c'è una vegetazione molto varia per cui si producono vari tipi di miele.
Il miele di acacia, molto profumato, di colore chiaro e delicato.
Il miele di castagno, molto robusto, di colore scuro e lievemente amaro, molto usato nell'artigianato dolciario e poi c'è il miele di melata di bosco, proveniente da diverse specie vegetali, ha un colore molto scuro e l'aroma di caramello.
Il miele vesuviano rientra con altri mieli nella categoria dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani e,
nella cucina napoletana e campana in generale, è molto usato per la preparazione degli struffoli (tipico dolce natalizio) e torroni, ma da qualche anno è indicato dai medici, quale supporto ai farmaci tradizionali, come antisettico per la gola, lenitivo per i disturbi intestinali e come sostituto dello zucchero, dato il suo alto potere dolcificante.
Spesso si apprezza anche come valido ingrediente per cure estetiche. Infatti, spesso nei centri estetici si propongono maschere all'argilla arricchite con miele, idratanti, purificanti e nutrienti per la pelle del viso.
Per chi volesse sperimentare una semplice cura estetica fai da te, può mescolare all'argilla in polvere (in vendita nelle erboristerie), un cucchiaino di miele e semplice acqua, formare una pappetta e stenderla sul viso, evitando le zone dell'occhio, lasciarla agire mezzora e sciacquarla poi con abbondante acqua tiepida, risulterà una pelle pulita e più luminosa. (Dai miei studi di estetica del 1984)
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