In Liguria il culto più diffuso è il culto Mariano, e sono moltissimi i santuari dedicati alla Madonna, e le apparizioni della Madre Celeste sul territorio ligure.
Tuttavia, i liguri e i genovesi sentono molto tutte le feste religiose, e sono diffusissime le processioni legate alla Pasqua e alla Quaresima. Benché non siano molti i dolci legati alle festività, se c’è un dolce che rappresenta la Pasqua è il quaresimale.
Il quaresimale nasce come dolce di magro, adatto ad essere consumato in tempo di Quaresima, in quanto privo di burro e altri ingredienti raffinati.
Quasi scomparsi a vantaggio di dolci più commerciali come uova di Pasqua e colombe, i quaresimali sono ormai articolo per intenditori, venduti in pochissime pasticcerie “storiche”.
Quaresimali (Quareximali):
- 250 gr di mandorle dolci sgusciate e spellate
- 150 gr di zucchero
- 2 albumi d’uovo
- marmellata di albicocche
- granella di zucchero o semi di finocchio
Pestare le mandorle nel mortaio (o frullarle nel mixer) assieme al burro, quindi diluire il composto con gli albumi, impastando fino ad avere una pasta piuttosto dura.
Stenderla su un piano unto di burro e tagliarla in tre parti.
Su una parte stendere uno strato di marmellata, quindi sovrapporvi un’altra parte di sfoglia e premere con il matterello per unire saldamente i due strati. Tagliare la pasta a rombi con un coltello affilato, i modo da non rischiare di dividere i due strati durante il taglio. Passare i rombi nello zucchero.
Prendere l’ultima parte di scoglia e tagliarla a cerchietti con un bicchiere. Cospargere i cerchietti con granella di zucchero oppure con i semi di finocchio, secondo i gusti personali, e premere bene con le mani per non far staccare la decorazione.
Infornare i quaresimali, cuocendoli a fiamma alta per 10 minuti.
Sfornarli quando sono appena bruniti, quindi farli raffreddare e servirli.
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