Archivio Storico 2011-2017

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Niente panna, siamo tortellini!

14 Marzo 2011
La crociata di Sandro Bellei
La lotta di Sandro Bellei contro i tortellini alla panna, per durata e intensità è seconda soltanto al conflitto israelo-palestinese, se mi è concessa la battuta. Non siamo ancora all’Intifada, ma poco ci manca. Un’interminabile contesa, che ha accompagnato la lunga e prestigiosa carriera del principe dei gourmet geminiani. Ricordo ancora quando, nel corso di una cena, un incauto commensale gli manifestò la curiosità di assaggiare i tortellini alla panna. Sandro, alzate le mani quasi come per voler erigere tra sé e il suo interlocutore un’immaginaria barriera, arrotata a dovere la sua proverbiale “erre”, e con un’espressione del volto degna di Mangiafuoco, tuonò: «Sacrilegio!».
Ad essere sinceri, su questo tema ogni tanto mi piace provocarlo, il decano dei giornalisti modenesi. Qualche giorno fa, mentre facevo pulizia dei troppi sms presenti sul mio cellulare, mi sono imbattuto in un messaggio ricevuto da Sandro il 23 settembre scorso: “Rinnego la panna!”. Dopo un attimo di smarrimento, mi sono ricordato che si trattava della sua repentina risposta ad un mio precedente sms, con il quale lo informavo che mi trovavo a pranzo in un noto ristorante modenese e stavo mangiando i tortellini alla panna. Le poche volte che li ordino, è solo per poterglielo dire e godermi la sua inorridita reazione.
Lo scorso dicembre, come da tradizione, ho acquistato alcune copie del suo ultimo libro (“La cucina contadina modenese”), come regalo natalizio ai miei cari. A pagina 64 del primo volume, Sandro dedica ampio spazio ai tortellini alla panna. Senza fare alcun commento, mi limito a riportare il testo: “Niente panna, siamo tortellini! Qualche amico, mentre sono distratto, a volte comanda al cameriere tortellini alla panna. Lo scherzo non è tale da togliermi l’appetito, ma certo non è il modo migliore per cominciare un pranzo e talvolta può persino mettere a repentaglio un’amicizia. La storia è vecchia, ma merita di essere chiarita una volta per tutte. Mangiare la miglior pasta ripiena del mondo annegata nella panna è un crimine e un sacrilegio gastronomici, contro i quali combatto e protesto, con scarsi risultati, già da molti anni. Purtroppo, questa abitudine si diffonde capillarmente ogni giorno di più, perché la sua particolare appetibilità la rende gradita specialmente ai più giovani”. Nonostante questo preambolo, udite udite, Sandro prosegue proponendone comunque la ricetta. Di seguito la pubblico, invitandovi a leggerla fino alla fine…
Questo articolo, naturalmente, è solo un piccolo omaggio scherzoso all’amico e maestro Sandro, compagno di innumerevoli “zingarate” eno-gastronomiche.

Ingredienti
Brodo di carne e verdure, 400 gr. di tortellini fatti in casa, 50 gr. di panna da cucina, 100 gr. di parmigiano-reggiano grattugiato, 20 gr. di burro, noce moscata.

Preparazione
Dando ovviamente per scontate le preparazioni del brodo e dei tortellini (ripieno compreso), ci fermeremo soltanto sulla preparazione del condimento. In un’ampia padella concava, mettete a sciogliere a fuoco basso il burro, quindi unite la panna e una abbondante grattugiata di noce moscata (regolatevi secondo il vostro gusto, tenete tuttavia in debito conto che la noce moscata in elevate quantità diventa tossica per l’organismo). In una pentola portate a bollire il brodo, inserite i tortellini, lasciate andare qualche minuto, e quando saranno pronti, non troppo duri ma neanche spappolati, estraeteli aiutandovi con un mestolo forato e poneteli nella padella dove avete preparato il sugo della panna. A questo punto spegnete la fiamma e unite il formaggio parmigiano-reggiano grattugiato, mescolate per bene con un cucchiaio di legno fin quando la minestra non sarà un unico amalgama cremoso. Servite in tavola ma ricordate ai commensali che stanno commettendo un crimine.
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