Mi sentirei veramente in torto verso la popolazione genovese e verso la mia città se non citassi il minestrone come primo articolo dedicato alla Liguria.
Più ancora della focaccia, più ancora di mille ricette forse più blasonate, il minestrone di Genova ha fatto veramente il giro del mondo. Merito, sicuramente, della un tempo fervente attività dei “catrai”, che altro non erano che piccole osterie galleggianti. Queste barche, il più delle volte consistenti in bagnarole dove trovava appena posto il cuoco con la sua cucina, andavano su e giù per i moli, offrendo minestrone caldo ai marinai delle navi di tutto il mondo, ancorate nel nostro porto per soste più o meno lunghe. Molto spesso infatti, i marinai non mettevano piede in porto, al punto di non scendere neppure dalla nave.
Questo perché molti marinai erano, come dire, in cattivi rapporti con la legge….
Il minestrone genovese, come quasi tutte le ricette della nostra cucina, era in genere preparato per sfruttare gli avanzi di verdure della settimana e il pesto rimasto in fondo al mortaio.
Questo guazzabuglio di ingredienti, solo all’apparenza umile, ha creato uno dei piatti più inossidabili della nostra tradizione, ancora oggi irremovibile dai menù dei ristoranti tipici e delle trattorie del porto e della riviera.
Minestrone Genovese (Menestron):
- 100 gr di fagioli borlotti freschi oppure 200 gr di fagioli già lessati (barattolo)
- 150 gr di fagiolini
- 200 gr di zucca o zucchini
- 300 gr di cavolo di stagione
- 200 gr di verdura mista di stagione
- 25gr di funghi secchi
- 3 patate
- 2 melanzane
- 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva.
- 2 cucchiai di pesto
- 200 gr di pasta corta o di riso
- acqua q.b.
- sale q.b.
Mettere sul fuoco la pentola con l’acqua salata.
Tagliare tutte le verdure a pezzetti e aggiungerle all’acqua quando bolle.
Mettere i funghi a bagno e, quando sono rinvenuti, strizzarli, tritarli e aggiungerli alla minestra.
Cuocere il tutto per 1 ora o più, fino a che le verdure non sono morbide.
Aggiungere la pasta o il riso e completare la cottura.
Diluire il pesto con l’olio, amalgamando bene gli ingredienti fino ad avere un composto fluido.
Togliere dal fuoco, aggiungere l’olio e il pesto, mescolare accuratamente e servire bollente o, in alternativa, freddo.
Nota(1): se preferite, prima di aggiungere la pasta passate le verdure nel passaverdura oppure, per i più moderni, utilizzate il frullatore ad immersione. Il sapore non cambia, ma spesso è più gradito ai bambini.
Nota(2): in inverno, per irrobustire il sapore, in molte località è uso aggiungere al minestrone un pezzo di lardo oppure l’osso del prosciutto. Quest’usanza è diffusa in particolare nell’entroterra del ponente ligure.
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Il Minestrone Genovese.
la vera tradizione ligure: un piatto storico
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Papille gustative