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Il cipollotto e la frittata

16 Ottobre 2013
Un matrimonio ben riuscito
In Campania, nella zona nocerina-sarnese, in provincia di Salerno si coltiva un ortaggio protagonista sulle tavole estive: il cipollotto nocerino dop.

Da secoli è un prodotto autoctono della zona, essendo arrivato sulle coste campane grazie agli scambi commerciali tra le popolazioni italiche.

Infatti giunto nella Campania Felix, il cipollotto trovò l'habitat ideale per la sua coltivazione tanto da diventare un elemento base nella cucina pompeiana. Numerose testimonianze del suo utilizzo si trovano anche nei dipinti ritrovati negli scavi di Pompei.

E' una cipolla particolarmente dolce e delicata,ricca di vitamine e con proprietà depurative che
può essere consumata cruda nelle insalate o in alcuni primi tipici come la pasta e fagioli od anche cotta, ad esempio con le uova per la tipica frittata.

La frittata di cipolle è un classico della cucina tradizionale campana. Mia nonna ne faceva una versione con la mollica di pane, oggetto di feroce contesa tra i commensali.

Dall'idea di non sprecare, la mollica rappresentava una sorta di spugna atta a lucidare la terrina in cui erano state battute le uova che poi andava ad unirsi alla frittata in cottura.

Per realizzare la frittata di cipollotti munirsi di tanti cipollotti quanti sono i commensali, lavarli, eliminare la parte estrema del gambo, la parte sottostante ed affettarli, in una padella appassirli in olio evo senza cuocerli troppo ed appena freddi aggiungerli alle uova battute con sale, pepe e parmigiano.

Nella stessa padella dei cipollotti aggiungere ancora un po' d'olio e appena è caldo versare le uova, farle rapprendere e poi voltare la frittata dall'altro lato, lasciare cuocere pochi minuti e servire calda.
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