Nella vita di tutti i giorni ci son cose che non t’aspetti. Come per esempio che una delle sedi di vendita e produzione del gelato di Claudio Torcè sia all’interno di un centro commerciale, e precisamente a “Roma Est”, una gelateria davanti alla quale son passata varie volte ma che ammetto di aver sempre snobbato perché l’idea era che “in un centro commerciale trovi solo gelato commerciale”.
Lontana invece la verità, che ho scoperto solo casualmente sul web in un articolo dove il gastrofanatico di turno provava a stilare la lista delle cinquanta gelaterie migliori d’Italia. Scorrendo i nomi di quelle romane, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da provare e di qualcosa di nuovo su cui scrivere, mi ero imbattuta in un indirizzo che avevo colpito la mia attenzione: “centro commerciale Roma Est” e lì una lucina s’era accesa. “Non sarà mica quella gelateria che io evito sempre accuratamente?” ed invece sì, e la sorpresa era stata grande.
Da allora sono andata due volte a provare il gelato, la prima per curiosità, la seconda con il preciso intento di raccogliere del materiale per poi parlarvene, perché certe scoperte non devono rimanere sepolte tra cartolerie e uscite di sicurezza, certe chicche vanno portate alla luce acciocché chi passi casualmente in quel di Roma Est possa fare una pausa golosa e d’autore e non rischi di passare oltre com’è capitato troppe volte a me.
E così è successo che il primo di Agosto, primo dei miei trentadue giorni di ferie, ho preso la macchina e con mio fratello ci siamo diretti in gelateria. Arrivata di buon mattino ho scoperto che il resto del mondo, invece di invadere il centro commerciale, si era diviso tra il mare, il lavoro e i fattacci propri e questo faceva sì che, incredibilmente, la gelateria fosse deserta. Come non approfittarne?
Munita del mio cellulare ho iniziato a scattar foto per una veduta d’insieme. Il problema è che c’ho preso gusto e ho finito per avvicinarmi sola soletta (mio fratello s’era prontamente nascosto dietro una colonna, imprecando e ripetendo il mantra “perché questa deve finire a fotografare qualsiasi cosa sia commestibile”) e ho fatto delle panoramiche da varie angolazioni. Molte panoramiche. Così tante da incuriosire una dipendente intenta a sistemare il bancone. Di lì a poco mi son vista quindi la proprietaria far capoccella e, con quel gesto eloquente dove tutte le dita di una mano si chiudono assieme, palmo in alto, e il tutto si agita avanti e indietro, chiedere con gli occhi: “ma lei…che sta facendo?”
Con la consapevolezza che a quella vista mio fratello avesse già preso la via della fuga mollandomi lì, a una ventina di chilometri da casa, non ho potuto far altro che rispondere la sfacciata verità e cioè che stavo facendo foto perché avevo intenzione di scrivere un articolo per una rivista on line. A quel punto la lucetta s’è accesa (per la seconda volta!) ed è partita la richiesta “risponderebbe mica a qualche domanda?”
La signora s’è volatilizzata un poco imbarazzata farfugliando che avrebbe chiamato il fratello più addentro a queste cose (occupandosi della parte tecnica e organizzativa), e così che ho fatto la conoscenza del comproprietario della gelateria/laboratorio, la seconda delle due sedi in cui l’artista Claudio Torcè produce il suo gelato che poi dispensa negli altri sei punti vendita sparsi a tutt’oggi sul territorio romano. Una delle prime domande è stata ovviamente come mai avessero scelto un centro commerciale come sede di uno dei punti vendita, la risposta, più semplice del previsto, ha fatto appello alla notorietà della gelateria, per cui non son stati loro a cercare e trovare quella location bensì – come accade solo ai migliori – son stati contattati con la proposta di aprire una delle loro sedi in quella specifica zona di Roma.
Una delle cose che colpisce quando ci si sofferma a guardare il gelato inteso come vaschette di acciaio ripiene di morbida crema o sorbetti alla frutta non è solo la varietà degli stessi, ma anche la particolarità dei gusti; posso dirvi per esperienza diretta che “arachidi salate”, o “mandorla tostata”, “riso sesamo e miele di castagno” o “ricotta sambuca e caffè” sono assolutamente da provare, così come “zabaione classico di marsala riserva” (avvolgente!) e “pera porto e mandorle tostate”.
Quel che colpisce è anche la grande varietà di gusti al cioccolato (ben dodici) tra cui spiccano un peccaminoso “cioccolato paprika e peperoncino” un “fondente peruviano e nocciole” tutto da scoprire e il perentorio “cioccolato intensissimo” che promette e non delude. E una tale selezione non è casuale in quanto Il Gelato è partner di Valrhona, una delle case produttrici di cioccolato più rinomata al Mondo con una selezione impressionanti di cioccolati da cui – immagino – per Torcè sia facile essere ispirato per trovare nuove combinazioni di gusti ed esperimenti ben riusciti come quelli sopraelencati.
Un’indicazione è d’obbligo, chi vuol provare questo gelato non faccia l’errore di farselo servire nella coppetta di plastica, perché una particolare nota di merito va proprio alla cialda che costituisce il cono artigianale. Come un bel vestito indosso ad una bella donna, uno completa l’altra, una è esaltazione dell’altro. Una cialda insomma, arrotolata e delicatamente zuccherata, assolutamente da provare.
Note di servizio: il cono piccolo conta tre gusti e costa 2,70 € mentre il grande ne permette cinque per un totale di 4,50 €. La matematica non è un opinione, siamo a 90 centesimi a gusto. E vi assicuro, li valgono tutti!
Chi è Claudio Torcè? Semplice, non è altro che il guru de “Il Gelato” di Roma, che ha aperto la prima sede nel 2003 e ha creato una rivoluzione nel mondo del gelato, prima tra tutte con i suoi gusti salati, con le continue sperimentazioni e oggi con il progetto del “Gelato a casa tua” dove Claudio insegna a creare del gelato buono come il suo, muniti però dei classici strumenti casalinghi (gelatiera, minipimer e simili).
“Il Gelato”di Claudio Torcè:
Viale dell’Aeronautica, 105
Centro Commerciale Roma Est
Circonvallazione Trionfale, 11
Piazza Monte d’Oro, 91/92
Viale Aventino, 59
Viale Prassilla, 39
Via Stoccolma, 7
Viale delle Repubbliche Marinare, 101
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Il Gelato di Claudio Torcè al Centro Commerciale Roma Est
In un posto che non t’aspetti, un gelato che non t’immagini
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Papille gustative