Archivio Storico 2011-2017

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“I radici e fasioi”

02 Aprile 2013
Nel Veneto, mentre si mangia questo piatto tradizionale è usanza dire: “Magnar e morir”
Apro le finestre e il mio sguardo si perde… Ricordi di campagna, di risate di bambini, di profumo di fieno, di piedi scalzi sull’erba, di vendemmie festanti, di tavolate infinite di gente allegra, di cicale notturne, di sonni tranquilli…Solo chi ha avuto un’infanzia passata così mi può capire. Può capire quella voglia di tornare con la mente ai ricordi, perché la Terra chiama… perché la Terra salva…

Ogni anno, esattamente il 29 Giugno ricorrenza di Santi Pietro e Paolo, venivo portata da mia nonna Jija in campagna nella piccola Lorenzaga di Motta di Livenza a Treviso. Finite le scuole, finito il collegio, finiti i ritmi severi della vita cittadina finalmente arrivava la fatidica data. Trecento km e via… e tutto cambiava. Non più palazzi ma campi di vigne, pannocchie, oche, galline… una festa! Appena arrivata mi aggiravo da sola a piedi scalzi sull’erba, come in esplorazione, come per riappropriarmi della mia natura… della mia dimensione…

Ricordo mia nonna Jija, una grande donna contadina conosciuta da tutti per la sua tenacia e la sua determinazione. Mi svegliavo presto la mattina, e la seguivo nella successione dei normali lavori della vita in campagna. La natura si svegliava con il canto del gallo e tutto riprendeva il suo ciclo naturale. La guardavo nella mungitura, nella preparazione del burro, mentre tagliava l’erba con la falce…

La vita in campagna è di grande insegnamento, i momenti vissuti così di grande intensità. Non dimentico i sapori, quelli di una volta… Il latte appena munto, il pane con il burro fresco, e… i radici e fasioi! Una purea di fagioli con cui si condisce il radicchio fresco; vi assicuro, una prelibatezza!

Mia nonna d’abitudine preparava questo piatto, uno tra i miei preferiti. Oggi la voglio ricordare così…
Radici e fasioi

• In un tegame mettere i fagioli borlotti (fasioi) precedentemente ammollati per dodici ore circa.
• Unire della cipolla tritata, due patate a pezzi, un gambo di sedano a tocchetti, due ossa di maiale, della cannella in polvere, sale e pepe quanto basta.
• Fare cuocere lentamente fino a che i fagioli saranno morbidi. Quindi, estrarre le ossa e passare il tutto fino ad ottenere una crema densa e omogenea.
• Nel frattempo far rosolare dei pezzettini di lardo, che a fuoco lento rilasceranno il loro naturale grasso da usare come primo condimento del radicchio.
• Servire in tavola il radicchio (radici in dialetto), con la salsa di fagioli che verrà cosparsa sopra come tocco finale!
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