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Il polline

05 Aprile 2012
una meraviglia per la nostra salute
A tutti sono note le proprietà ricostituenti del miele, tuttavia, qualora l'attività di questo prelibato alimento non fosse sufficiente, può essere utile approfittare delle proprietà di un altro materiale ricavato dalle stesse piante dal cui nettare si trae il miele, il polline.
Questa polvere giallastra, che al microscopio si presenta con un'infinità di forme e dimensioni a seconda della specie floreale da cui viene ricavato, si divide in 'anemofilo', cioè trasportato dal vento (il termine significa letteralmente 'amico del vento'), e in 'entomofilo', cioè trasportato dagli insetti, dalle api in particolare (il suffisso 'ento' indica appunto che il polline è 'amico degli insetti'). Il più attivo è il polline entomofilo, ma anche l'anemofilo presenta proprietà interessanti e può essere sfruttato a livello farmacologico.
Dal punto di vista nutrizionale il polline è un formidabile ricostituente, al pari degli altri prodotti d'arnia come pappa reale e propoli, ed è costituito soprattutto da proteine e da elevate quantità di amminoacidi liberi. Tra quelli presenti troviamo l'arginina e la metionina (indispensabili per la crescita dei tessuti), l'istidina (utile per un corretto assorbimento dell'ossigeno), l'isoleucina (utile al corretto svolgimento del metabolismo proteico), la leucina (necessaria per il buon funzionamento di organi come milza e pancreas) e la lisina (che favorisce il rinnovo dei globuli rossi). Oltre a tutte queste sostanze, che già da sole giustificherebbero buona parte dell'azione ricostituente di questo prezioso e particolare alimento, il polline contiene anche altre componenti vitali come acqua, zuccheri (in particolare glucosio e fruttosio), acidi grassi insaturi, quasi tutte le vitamine e i sali minerali utili all'alimentazione umana (in particolare magnesio e le vitamine del complesso B), enzimi e sostanze antibiotiche, tra cui la rutina, utile ad aumentare la resistenza capillare. Grazie alla complessità della sua composizione, il polline è utile a tutti coloro che decidano di assumerlo, ma è attivo soprattutto in presenza di alcune patologie specifiche come epatite acuta e cronica, ipercolesterolemia, arteriosclerosi, anemia, disturbi gastrointestinali in genere, infiammazioni urinarie e prostatiche, oltre che in casi di dimagrimento repentino ed eccessivo legato a diete troppo rigide. La sua assunzione migliora la risposta dell'organismo a qualsiasi infezione batterica o virale, anche nei soggetti sani. Se ne sconsiglia invece l'uso in caso di insufficienza renale, a causa delle difficoltà di eliminazione delle scorie residue.
Il polline disponibile in commercio si presenta come una polvere fine o come granuli di un paio di millimetri di diametro. Benché possa essere ingerito puro, talvolta il suo sapore può risultare poco gradito ed è quindi consigliabile assumerlo mescolato ad un poco di miele. Il polline può essere anche utile a chi il miele non lo gradisce, e che può quindi utilizzarlo per sfruttare le caratteristiche ricostituenti comuni ai due alimenti. I pollini più utilizzati in ambito terapeutico sono i seguenti:
- Polline di Agrumi: è un polline dall'aroma delicato, indicato come calmante per il sistema nervoso, come tonico e come vermifugo.
- Polline di Castagno: di colore giallo tenue, è il più ricco di componenti antibiotiche ed è quindi uno dei più attivi farmacologicamente. Viene impiegato per la cura delle varici, per combattere l'anemia, e come decongestionante per le affezioni epatiche e prostatiche.
- Polline di Eucalipto: dal caratteristico odore balsamico, è il più indicato per la cura delle affezioni respiratorie. Grazie alla sua ricchezza in sostanze balsamiche gli vengono attribuite proprietà disinfettanti e antibatteriche. Ha inoltre dimostrato una provata efficacia come stimolante dell'apparato gastrointestinale.
- Polline di Lavanda: di colore chiaro, rosato, è consigliato come stimolante della diuresi, come calmante per l'ansia e contro l'inappetenza.
- Polline di Timo: quasi inodore, dalla provata azione antisettica, è un efficace stimolante per la circolazione e per l'attività neurologica, in quanto il suo utilizzo migliora la concentrazione e l'attenzione.
- Polline di Grano Saraceno: è il più ricco di rutina, una sostanza in grado di rafforzare la resistenza capillare. Pare che il suo utilizzo, anche nei soggetti sani, prevenga la rottura e la strozzatura dei vasi sanguigni e possa quindi prevenire l'insorgenza di emorragie celebrali, crisi cardiache e trombosi.
L'uso del polline è indicato a tutte le età e in tutte le condizioni fisiche. Per gli adulti si dimostra un buon tonico e un eccellente disintossicante per tutto l'organismo, per i bambini è un ottimo ricostituente in grado di esercitare anche un'azione calmante, mentre per gli anziani è un regolatore generale di tutte le funzioni fisiologiche. Negli studenti migliora la concentrazione e la capacità mnemonica, infine in gravidanza è ottimo per migliorare il metabolismo e facilitare il naturale decorso della gravidanza, riducendo disturbi come nausea, digestione difficile e pesantezza alle gambe.
Tuttavia è d'obbligo segnalare che a differenza di altri prodotti d'arnia, tutti in genere ben tollerati, il polline è frequentemente soggetto a fenomeni di intolleranza, legati perlopiù ad allergie preesistenti (la classica allergia al polline o febbre da fieno). In caso di intolleranza il soggetto accusa dopo l'assunzione alcuni disturbi tipici dell'allergia al polline, come irritazione della mucosa nasale, arrossamento degli occhi, lacrimazione abbondante e starnutazione frequente. Un altro sintomo di intolleranza a questa sostanza può essere la difficoltà di digestione del polline, che essendo ricoperto da una membrana resistentissima viene attaccato con difficoltà dai succhi gastrici, soprattutto dai soggetti intolleranti, che riconoscono l'alimento come 'estraneo'. Questa sintomatologia sembra essere legata al fatto che a differenza dei normali prodotti d'arnia il polline non viene elaborato all'interno dell'organismo delle api, le quali attuano dei processi pre-digestivi che eliminano le sostanze cosiddette 'di disturbo', ottimizzando così la tollerabilità dei prodotti finali. Si consiglia pertanto di indagare nella propria storia familiare prima di iniziare ad assumere questo particolare alimento, e di consultare il medico curante in caso di comparsa di qualsiasi effetto collaterale.
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