Dopo avere parlato di alcune meravigliose donne incontrate a Identità Golose, infine raccontiamo della lezione di Chiara Patracchini, alla quale è stato consegnato, da parte di Zafferano 3 cuochi, il premio per il miglior chef pasticcere per il 2012. Chiara si occupa dei dessert presso il ristorante La Credenza, nel Canavese, (una stella Michelin) da quando ha finito la scuola alberghiera, sostituendo lo chef Igor Macchia quando questi è impegnato all'estero.
Al suo timido ingresso in una brigata di cucina, mondo prettamente maschile, il suo carattere, la costanza, lo spirito di squadra e l'affiatamento che si sono venuti a creare l'hanno sostenuta nella decisione di proseguire questo lavoro così appassionante.
Il video di presentazione della chef è stato il più originale del congresso: nelle vesti di una novella maghetta, con un mestolo al posto della bacchetta magica, Chiara ha divertito la platea giocando con uova e farina, smitizzando il ruolo dello chef e creando piatti gustosissimi.
Ritiene che la tradizione porti all'innovazione, al gusto ed alla sostanza.
Schiva ma determinata, molto legata agli ingredienti della 'sua' campagna piemontese, che rispetta in modo quasi estremo, la quasi trentenne Chiara, sostiene che nei piatti che prepara non possono mai mancare quattro elementi per lei essenziali per un buon risultato della ricetta: la consistenza, la croccantezza, la cremosità e l'acidità. Le sue proposte, fatte di verdure appena dolci, di latte di capra e di ricotta hanno stupito e colpito la platea.
Il suo modo per preparare il cavolo? Se si tratta di verza, come delle chips, dopo averne sbollentato le foglie Chiara le fa seccare in forno; se si tratta di cavolfiore, propone uno sformatino di cavolo con agar-agar.
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