Amo viaggiare, senza fretta, con le mie soste, ma soprattutto con lo sguardo rivolto al mutare dei paesaggi.
E’ così che i respiri riprendono i tempi giusti, e l’energia risale riportandomi a quel benessere che mi fa sentire l’esigenza di condividere a modo mio, ciò che vivo e che mi emoziona.
Ed è proprio con il dolce calar del sole e con lo sguardo rivolto ai vigneti, che si è conclusa una mia giornata di qualche tempo fa, nella pace dei silenzi della natura a Mocasina di Calvagese, in provincia di Brescia.
Da tempo, Attilio Pasini, enologo e titolare dell’azienda agricola La Torre, mi aveva invitata a visitare i suoi vigneti. Questa realtà posta sulle colline moreniche occidentali del lago di Garda, prende il suo nome da un antico Torrione situato nelle vicinanze.
Una cascina storica che, nonostante i restauri nel tempo, ha mantenuto l’assetto originale risalente al XVII secolo. Una storia di tradizioni familiari, tramandate di generazione in generazione, che oggi conta ventidue ettari destinati a vigneti e ad uliveti.
Chiacchierando in un pomeriggio di sole, ho passeggiato tra le vigne e le vecchie cantine dai soffitti a volta in una tipica struttura originariamente sede di un antico convento.
Finita la visita, abbiamo continuato la nostra chiacchierata degustando un Garda Classico Rosso Superiore DOC, Vendemmia 2007, il Rosso del Cuntì. Questo nome deriva dall’appellativo attribuito in passato a Lorenzo, il fondatore dell’azienda agricola La Torre e ideatore di questo vino.
L’uvaggio è per il 60% Marzemino, per il 30% Groppello di Mocasina, e infine, per il 10% Sangiovese e Barbera. Viene vinificato in acciaio e fatto riposare in cemento vetrificato. Successivamente riposa in barriques e tonneaux per almeno un anno. Un vino di carattere che si avvicina ai miei gusti.
Azienda Agricola La Torre - Enologo Attilio Pasini
Via Torre, 3 - 25080
Mocasina di Calvagese (Brescia)