I primi passi nella produzione del metodo classico, forte della sua esperienza in Champagne, risalgono al 1902 quando, di ritorno dalla regione francese tornò in Trentino con un sogno nel cassetto: creare uno “champagne” italiano, convinto del fatto che il terroir del Trentino, la sua terra, potesse essere assimilabile alla Champagne.
Diede quindi origine alla sua azienda spumantistica con la produzione di un vino ottenuto con le uve classiche utilizzate in Champagne: chardonnay e pinot nero.
Nel 1906, a Milano, gli venne conferita la medaglia d’oro per le produzioni di talento e di merito con lo spumante GrandCrémantImpérial Maximum Sec G. Ferrari & C.
Dopo aver creato quindi l’azienda ed esser passato da una produzione di 300 bottiglie iniziali a 2000, nel 1953 decide di cedere la sua azienda alla famiglia Lunelli.
La DOC Trento è stata la prima denominazione in Italia e la seconda al mondo, dopo la Champagne, coniata solo ed esclusivamente per il metodo classico.
La bottiglia Collezione viene prodotta in pochissime annate, solo le migliori, le superlative, e un lungo, lunghissimo, affinamento sugli lieviti.
Le uve provengono da un vigneto di montagna: Maso Pianizza, a 500/600 m slm, esposto a sud-ovest.
Affinamento per 16 anni sugli lieviti, e scusate se è poco!
Bottiglie numerate, packaging elegante e unico, vino ineguagliabile.
Al naso si apre in modo elegantemente maestoso, un impatto unico, profondo
Frutta tropicale, legno nobile, miele d’acacia, una grande opulenza sostenuta da una mineralità sempre presente.
Il sorso è pieno, vellutato, ricco di aromi fruttati, di rotondità mielose, di agrumi canditi e di tostature piene che arrivano alla pralina mandorlata.
La persistenza gioca un ruolo fondamentale a ricordare che la trama è fitta e tessuta con fili pregiati. Nulla è lasciato al caso.
Un grande vino, forse fra i più grandi metodi classici italiani che abbia mai provato.