…eccoci un'altra volta da Luca
si spengono le luci
dal vicino brembo giunge lo scroscio delle acque impetuose
gli amici si stringono attorno ad un tavolo
la neve cade dietro ai vetri
lo spettacolo va ad iniziare…
Dal Ciron, placido e tranquillo,
nebbie fitte avvolgono le viti
e la cinerea botrite inizia la sua avventura.
Sémillon, Sauvignon e Muscadelle, inermi,
subiscono l’assalto e paiono soccombere…
Ma ecco: il miracolo si compie, anno dopo anno
e ciò che sembra putrefatto diviene sublime.
Luce. Molta luce.
Questa rapisce subito i nostri sensi.
Brillanti bagliori dorati, a cascata, escono dai calici.
E poi fiori di crocus invadono l’aria
ammalianti e sensuali.
Il giovane d’Yquem,
rampollo di nobile famiglia,
subito ci conduce alle pendici dell’Etna
ove ci delizia con un impasto di mandorla
d’infinita e persistente dolcezza.
Ma i Grandi Cru, austeri e solenni,
sfilano nelle loro auree e vellutate livree.
Non vogliono lasciare il passo al giovanotto
e ancora per anni ed anni
promettono mirabili morbidezze.
Tutto quel che appaga i sensi è qui:
il dolce ed il metallico,
il secco e l’alcolico,
il sapido e lo speziato,
i fiori ed i frutti,
il deciso e lo sfumato,
il rude e l’elegante,
l’antico ed il moderno.
Nulla stona. Nulla disturba.
Non un turbamento.
Niente indebolisce il sogno.
Calma e raccolta trascorre la serata,
è più silenzio interiore che confronto con altri,
regna placida la meditazione.
Profumi ed aromi provengono da mille paesi,
l’immaginazione rincorre, senza raggiungerlo, il gusto.
Ondate d’amabilità, a più riprese,
carezzano lo spirito.
E Scilla, viziandoci,
aggiunge magia alla magia.
Arduo trovare un primo ed un secondo,
un meglio o un peggio.
Non v’è sfida, non rivalità.
Ma solo gioia, festosità,
calore, unione,
lievità, solletico,
bellezza, amore,
fantasia, incanto.
E’ il Matrimonio Perfetto
tra Etica ed Estetica.
Château Yquem Lur-Saluces (1998)
Château Haut-Bergeron (1988)
Château Cru Peyraguey (1988)
Château D’Arche Grand Cru Classé (1986)
Château Broustef Grand Cru Classé (1983)
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