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C'è bottiglia e bottiglia...

25 Marzo 2014
La champagnotta
La classica bottiglia da Champagne, ma anche da spumante, è detta champagnotta, nome che deriva in modo evidente dall'originaria destinazione.

La sua storia, risale alla Francia del XVII secolo, quando con decreto reale si consentì la commercializzazione del vino in bottiglia, fino ad allora consentita solo in botti.

La produzione di massa cominciò, però, con l'introduzione della fabbricazione industriale a stampo, che alla fine del XIX secolo sostituì la soffiatura.
Le prime bottiglie adatte a contenere lo Champagne, e quindi con il vetro a spessore più alto rispetto allo standard, vennero prodotte in Inghilterra, proprio per evitare lo scoppio delle bottiglie in vetro normale che mal si adattavano alla grande pressione del vino con le bollicine.

La forma panciuta ed allungata non è mai cambiata, salvo per la recente introduzione della Champagnotta Gran Cuvèe, leggermente più bassa e panciuta, più adatta agli Champagne ed agli Spumanti più pregiati.

Le caratteristiche della bottiglia Classica da 0,75 L
Base larga
Corpo di forma cilindrica del diametro di circa 10 cm
Collo lungo
Cercine molto pronunciato (adatto a trattenere la gabbietta di sicurezza del tappo)
Altezza circa 31cm

Il vetro é molto scuro per proteggere il contenuto dalla luce. Il suo spessore è notevole, per reggere alla pressione interna che può arrivare anche a 6/7 Bar. Al termine del collo, l'imboccatura, detta cercine, ha una forma caratteristica, adatta a far da comodo aggancio per la gabbietta.
Le dimensioni delle bottiglie per lo Champagne sono elencate di seguito:

1/2 bottiglia 0,375 L 3 bicchieri
Bottiglia standard 0,75 L 6 bicchieri
Magnum 2 bottiglie 1,5 L 12 bicchieri
Jéroboam 4 bottiglie 3 L 24 bicchieri
Réhoboam 6 bottiglie 4,5 L 36 bicchieri
Mathusalem 8 bottiglie 6 L 48 bicchieri
Sàlmanazar 12 bottiglie 9 L 72 bicchieri
Balthazar 16 bottiglie 12 L 96 bicchieri
Nabuchodonosor 20 bottiglie 15L 120 bicchieri
Melchisedec 40 bottiglie 30 L da bere con la squadra maschile di RUGBY Francese!

Parola di Dame!




1) La prima bottiglia è la champagnotta, caratterizzata dal vetro spesso e dal fondo pronunciato, utilizzata per vini con presenza di anidride carbonica come gli spumanti.
2) La seconda è la champagnotta prestige cuvée, destinata in genere a prodotti di particolare prestigio e classe, come grandi champagne, spumanti e millesimati.
3) La terza è la borgognona o borgognotta, originaria della Borgogna, utilizzata per vini bianchi e rossi; la spalla un po’ pronunciata torna utile per ostacolare la fuoriuscita di eventuali depositi quando si decanta il vino.
4) La quarta è l’alsaziana, originaria dell’Alsazia, che ospita quasi esclusivamente vini bianchi.
5) La quinta è la renana, usata in prevalenza per vini bianchi. Come per l’alsaziana, la mancanza di spalla in prossimità del collo è in funzione del fatto che le tipologie di vino per cui viene utilizzata non prevedono la formazione di depositi sul fondo.
6) La sesta è la bottiglia ad anfora, tipica della Provenza, frequentemente usata in Italia per vini bianchi marchigiani a base Verdicchio (es: la Titulum della Fazi-Battaglia).
7) La settima è la bordolese, originaria di Bordeaux, la bottiglia forse più usata in assoluto, sia per i rossi che per i bianchi; la spalla molto pronunciata torna utile per ostacolare la fuoriuscita di eventuali depositi quando si decanta il vino.
8) L’ottava è la bordolese a spalla alta o anche bordolese golia, ed è una versione usata per bianchi e rossi di maggior pregio ovvero per la prima etichetta dell’azienda.
9) La nona è l’albeisa, originaria delle Langhe, impiegata quasi esclusivamente per vini rossi, Barolo e Barbaresco su tutti.
10) La decima è la pulcianella, tradizionalmente legata al vino Orvieto. Attualmente è scarsamente utilizzata in Italia tranne che per alcuni vini passiti liquorosi della Locride, ma è tipica degli Armagnac in Francia e soprattutto legata alle produzioni portoghesi come Mateus e Vinho Verde.
11) L’undicesima e la dodicesima hanno ormai legato, salvo piccole modifiche, la propria fisionomia al nostro Marsala e al Porto.
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