Lo ammetto: sono stata attirata dal nome…
Un vino che si chiama “Sangue del Diavolo” non potevo non assaggiarlo!
A pochi passi dal Piave, l’Azienda Agricola Ca’ di Rajo (nome antico di Rai) e più nello specifico la famiglia Cecchetto, nel 1960 trasformò la terra a ridosso della chiesetta della Madonna del Carmine in vigneti. Dalle uve pregiate del vitigno Raboso Piave in purezza, a trenta metri sul livello del mare, nasce il Sangue del Diavolo DOC.
Si distingue per l’intenso colore rosso rubino. Il profumo, prevalentemente fruttato è dominato da frutti rossi quali la ciliegia, la prugna, l’amarena senza rinunciare a note speziate come la cannella, la vaniglia, il pepe.
Il sapore è decisamente sontuoso e strutturato. Sapido e gradevolmente acido, persiste a lungo.
E’ ideale per accompagnare selvaggina, piatti speziati, formaggi importanti e piatti grassi in genere poiché, grazie alla sua acidità, pulisce il palato.
Nel 2009 è stato premiato con la medaglia d’oro al Berliner Wine Trophy.
La restante produzione vinicola dell’Azienda non è certo da meno.
Da ricordare: il Raboso Riserva, dal poetico nome “Notti di Luna Piena”, il bianco “Nina” proveniente da un tardiva vendemmia in pianta, ed il Prosecco Superiore Valdobbiadene DOCG.
Ora capisco perché “il Piave mormorava”….
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