Il clima è quello di feste appena trascorse, dove non è mancato sulle tavole un classico per eccellenza, il Franciacorta, vi presento quindi l’Azienda Pian del Maggio, il sogno di due amici Alberto e Simone, poi affiancati da Anita, nuovi produttori in Franciacorta.
Simone Masina e Alberto Foresti iniziano il percorso in vigna qualche anno fa esattamente nel 2006 già comunque preparati dal lavoro che portano avanti in un’azienda trentennale che fornisce servizi per viticoltori in Franciacorta. Proprio in occasione di qualche visita in vigna vengono tentati dall’iniziare una nuova esperienza ed ecco che iniziano l’avventura prendendo in gestione tre ettari di vigna vicino a Gussago, in pochi anni sono a misurarsi con le prime tecniche di vinificazione, dosage leggeri ma con un pizzico di complessità che non incide sulla beva che resta elegante e raffinata, ma soprattutto di qualità. Non sono soliti usare la barrique e se lo fanno dosano bene il grado di affumicatura del legno, per non dare troppe intemperanze al vino. Nel 2012 la svolta, l’azienda si trasferisce tra Erbusco e Adro, nel centro della Franciacorta, in quel periodo entra in Azienda anche Anita Foresti, e con un tocco femminilità presenta le nuove etichette con la dicitura “Servire all’arrosar delle note”, l’inchiostro termo-cromatico dà una diversa visione delle note musicali in etichetta, che appunto cambiano di colore intorno ai 9/10°. Non vi avevo detto che l’Azienda Pian del Maggio fa parte dell’Associazione Amici del Moscato di Scanzorosciate, proprio in occasione di una delle cene in cui ci si ritrova, ho conosciuto Anita, Alberto e Simone, mi hanno invitato in cantina e degustando i loro Franciacorta mi sono reso conto della piacevolezza di questi prodotti, prima con il Saten, 100% Chardonnay, di un clone particolare che regala eleganza e raffinatezza. Poi con il Brut Proemio, ancora Chardonnay in purezza, profumi di crosta di pane, una bella spalla, e leggero di intensità, anche qui risalta una piacevole freschezza, insomma da tenere in cantina almeno una bottiglia.
Poi il millesimato cioè il vino prodotto con le uve di un’annata particolarmente importante e con una vendemmia sicuramente superiore, ecco allora il Millumino, sempre Chardonnay al 100% affinamento per 8 mesi in tini di acciaio, che regalano profumi intensi e un bouquet importante e un perlage molto fine e lungo.
E se proprio vogliamo trovare qualcosa di particolare vi segnalo Furente, Franciacorta Nature, quindi senza l’aggiunta di “liqueur” nel finale. Anche qui troviamo uve Chardonnay in purezza vendemmiate a fine agosto. E dopo le varie lavorazioni di cantina ci regala profumi evoluti e importanti pur non facendo passaggi in legno che di solito aumentano le prestazioni di un vino. In bocca è persistente e con una bella struttura, i profumi intensi, elegante al palato e le bollicine sono molto fini, sinonimo di ottima qualità. Di più non posso dirvi perché nell’occasione in Furente è finito troppo presto … oltre ad essere finito anche nella guida Vini Buoni d’Italia 2013.
L’augurio è di avervi dato l’imput per visitare la Franciacorta e l’Azienda Pian del Maggio, magari per stappare nelle prossime occasioni una bottiglia di Furente, e ringrazio Simone, Fabrizio e Anita senza dimenticare tutto lo Staff che aiuta in Cantina nelle varie degustazioni. E come sempre In Alto i Calici !
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