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Cielo e Terra e il Progetto Blu

17 Gennaio 2013
quando il Vino crea un mondo migliore…
In un mondo che piange gli effetti della crisi, ci sono aziende che oltre a potersi fregiare di prodotti di elevatissima qualità hanno tra i loro obbiettivi anche un mondo più giusto.
L’Azienda Cielo e Terra è una di queste.

L’Azienda Cielo e Terra nasce nel 1908 presso il podere di Casa Defrà, nella Valle del Chiampo, ad opera di Giovanni Cielo che inizia l’attività con il vigneto di famiglia.
Viene ampliata negli anni ’30 dal figlio di Giovanni, Pietro, e prosegue ulteriormente negli anni ’60, con l’impegno di tre figli di Pietro, cioè Giovanni, Renzo e Piergiorgio.
Grazie al loro entusiasmo, l’Azienda amplia la propria cantina, estende il mercato a livello nazionale ed inizia ad acquistare vini sfusi, per lavorarli e confezionarli, integrando così i prodotti di produzione propria per soddisfare il numero sempre crescente delle richieste.

Attualmente, a più di 100 anni di distanza, l’Azienda Cielo e Terra si avvale della collaborazione di oltre 2000 produttori dei Colli Berici (che comprendono circa 4000 ettari di vigneti), con un aumento esponenziale della qualità grazie all’impegno della nuova generazione, rappresentata da Luca e Pierpaolo.
Ogni socio “conferitore d’uva” dispone di una tessera di riconoscimento per l’identificazione della zona di produzione, al fine di assicurare un’assoluta tracciabilità della filiera produttiva.
L’obbiettivo principale dell’Azienda oggi non è più solo una produzione con elevatissimi standard qualitativi, ma anche la valorizzazione del territorio dei Colli Berici, zona di antica origine vulcanica caratterizzata da una vegetazione quasi mediterranea, frutto di secoli di viticoltura intensiva.
Questo obbiettivo viene perseguito attraverso una serie di prodotti di primo livello, ottenuti con l’ausilio delle migliori e più moderne tecnologie, di un eccellente rapporto qualità/prezzo e di una fornitura scrupolosa e continuativa.

Al fine di assicurare la migliore qualità possibile dei vini proposti, tutte le vinificazioni sono condotte a freddo e con spremitura soffice per esaltare i profumi e le caratteristiche delle singole uve, che vengono separate al momento dell’arrivo in cantina in base alla denominazione, alla zona di provenienza e al grado zuccherino per definire le potenzialità del vino ottenuto.
Tra i prodotti di maggior rilievo dell’Azienda Cielo troviamo:
DOC Colli Berici, DOC Vicenza, DOC Arcole, IGT Veneto ed IGT Venezia.
Pinot Grigio, Pinot Bianco, Garganega, Chardonnay, Sauvignon, TAI Italico, Trebbiano, Manzoni Bianco (per i vini bianchi).
Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Cabernet, Carmener, Pinot Nero, Sangiovese, Barbera, TAI Rosso, Raboso (per i vini rossi).

Attualmente, la stragrande maggioranza dell’area dei vigneti è coltivata a vitigni pregiati ad impianto fitto, per favorire la concentrazione degli estratti e del grado zuccherino.
Oggi, l’Azienda è leader della GDO italiana e può vantare una presenza in continua ascesa nei mercati esteri, con processi produttivi certificati UNI EN ISO 9001:2008.

Tra i suoi obbiettivi futuri figurano non solo la valorizzazione e il controllo della filiera vinicola, al fine di standardizzare il percorso produttivo, ma anche l’individuazione di future aree d’impianto, la certificazione degli impianti, la riduzione degli interventi invasivi nella lotta contro le patologie delle viti, il controllo capillare della produzione nel rispetto della normativa HACCP e la vinificazione solo con uve prodotte dai soci, seguite costantemente da agronomi ed enologi e prive di interventi con OGM.
Particolarmente sentito dall’Azienda Cielo e Terra è il risvolto “ambientale” dell’attività produttiva, infatti è stato varato da circa 10 anni un progetto di viticoltura biologica che ha portato alla conversione di circa 60 ettari di vigneto secondo le norme CCBP e il regolamento CE 824/2007.
Questo progetto pone come obbiettivo non solo la possibilità di fornire al consumatore un prodotto il più naturale possibile, ma anche la massimizzazione dell’impiego di tecnologie eco-compatibili e l’applicazione di metodi produttivi che riducano i costi, migliorando nel contempo gli standard qualitativi nel rispetto dell’ambiente, per poter creare nel futuro un corretto equilibrio tra interessi economici e conservazione dell’ambiente naturale e rurale.

Sull’onda di questo interesse profondo per la salvaguardia dell’ambiente, nasce il “Progetto Blu".
Progetto Blu prevede l’utilizzo di bottiglie più ecologiche ed economiche per le linee di maggiore vendita, accorgimento che non solo consente un notevole risparmio a livello di budget, ma permette una considerevole riduzione delle emissioni di CO2, con un evidente impatto positivo sulla salute dell’ambiente.
Ma l’aspetto più interessante di Progetto Blu non è tanto la salvaguardia ambientale, che pure è assolutamente apprezzabile, quanto il fatto che parte dei fondi risparmiati a livello produttivo vengono impiegati per la costruzione di pozzi d’acqua in Sierra Leone.
L’acqua è infatti uno degli elementi più preziosi della filiera vinicola.

Sulla base di questa considerazione, Progetto Blu vuole poter fornire questo prezioso elemento a chi l’acqua non ce l’ha, come appunto gli abitanti della Sierra Leone, uno stato africano tra la Guinea e la Liberia che ne conta circa 4.5 milioni, dove la principale attività, l’agricoltura, non è sufficiente a sfamare la popolazione proprio a causa della scarsità d’acqua.
Da sempre tra i paesi più poveri della terra, dopo l’indipendenza ottenuta 47 anni fa la Sierra Leone non è più riuscita a conquistare una vera stabilità politica, cosa che nel 1992 l’ha fatta precipitare in una brutale guerra civile, conclusasi solo nel 2002 e i cui strascichi si sentono tuttora.
In un paese dove l’aspettativa di vita è di appena 34 anni e dove la mortalità di bambini e partorienti è di 1 a 3, la possibilità di accedere liberamente all’acqua potrebbe mitigare gli effetti devastanti della guerra civile sulla vita della popolazione, consentendo lo sviluppo dell’agricoltura e permettendo anche l’impianto di piccole aziende artigiane.

La zona di intervento di Progetto Blu si localizza attorno alla città di Lunsar, nel distretto di Port Loko, da sempre centro nevralgico delle attività del paese.
In questa zona si trovano un centro sanitario, un ospedale ed alcune scuole, oltre alla zona dove avvengono le produzioni tradizionali di oli vegetali e la lavorazione della manioca.
L’impianto di nuovi pozzi darebbe nuovo impulso all’economia locale, migliorando nel contempo le condizioni igienico-sanitarie della popolazione.

Non solo, impiegando attivamente la popolazione locale nella costruzione dei pozzi, si potrebbero trasmettere agli abitanti conoscenze tecniche (muratura, idraulica, ecc..) che permetterebbero loro in un secondo momento di inserirsi nel mondo del lavoro, sia a livello dipendente che imprenditoriale.
Un migliore approvvigionamento idrico consentirebbe di combattere la crescente desertificazione e di trasformare, soprattutto nelle zone meno aride, l’agricoltura di sussistenza in agricoltura intensiva, con evidenti potenzialità commerciali (vendita di prodotti agricoli) e con la possibilità di recuperare terreni abbandonati per destinarli alla produzione agricola su larga scala.

La costruzione di ogni pozzo richiede circa 12 mesi di lavoro e viene eseguita con tecniche tradizionali al fine di assicurare la maggiore autonomia possibile ai lavoratori autoctoni.
Progetto Blu prevede per la costruzione dei pozzi il totale rispetto dei fattori ecologici e l’assoluta eco-compatibilità dei lavori, vincolando la fine dei lavori alla stagione delle piogge della Sierra Leone.
Attraverso Progetto Blu, che opera in un Paese dove l’appellativo “terzo mondo” è quasi riduttivo, l’Azienda Cielo e Terra si è quindi distinta una volta di più nel panorama italiano non solo per la sua attività produttiva di altissimo livello, ma anche e soprattutto per un profondo impegno a livello umanitario, che ci ricorda che il mondo del vino non è solo una dimensione “elitaria”, ma può e deve essere vicino anche a quei popoli per i quali la sopravvivenza è una scommessa quotidiana.


Fonte: www.cieloeterravini.com
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